MONDIALI ATLETICA

Mondiali atletica: Marcell Jacobs soffre, ma va in semifinale in 10"04 nei 100 metri

L'azzurro non brilla in batteria: "Non sto benissimo"

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Marcell Jacobs fa il suo debutto ai Campionati Mondiali di atletica leggera a Eugene, negli Stati Uniti, chiudendo la propria batteria in seconda posizione con il tempo di 10’’04. Domani sarà in semifinale, ma i tanti fastidi fisici lo stanno limitando: “Sto male, non benissimo. Dopo questa batteria anche peggio rispetto a ieri, ma mi butto e come va, va”. Out invece Chituru Ali. La staffetta 4x100 mista chiuda settima in finale (3’16’’45).

Alla fine il suo è il decimo crono di giornata. Certo che per Marcell Jacobs non si mette benissimo in vista della semifinale dei 100 metri conquistata nella notte a Eugene (Stati Uniti) in occasione dei Campionati Mondiali di atletica leggera. Il campione olimpico di Tokyo 2020 fa 10’’04 nella propria batteria, concludendo secondo alle spalle del giovane giamaicano Oblique Seville (9’’93). È evidente che il velocista lombardo non sia e non possa essere brillante, stante il lungo periodo a scartamento ridotto. Eppure domani farà di tutto per accedere all’atto conclusivo.

“Sto male, non benissimo. Dopo questa batteria anche peggio rispetto a ieri, ma mi butto e come va, va. Mi è piaciuto il tempo di reazione, il più bello mai fatto, ma non riuscivo ad avanzare. Quando hai problemi nella corsa si fa fatica ad avanzare, ma farò tutta la notte in fisioterapia per trovare questo avanzamento”. Jacobs ha commentato anche le prestazioni degli avversari, che si sono letteralmente scatenati: Fred Kerley ha stampato un granitico 9’’79 e Travyon Bromell ha risposto con 9’’89. Marcell Jacobs sorride: “Gli altri sono in super forma, ma è soltanto il primo turno. Bisognerà vedere poi quello che si farà in finale”.

Niente da fare, invece, per Chituru Ali. Il velocista lombardo non riesce a brillare come avrebbe voluto nelle batterie dei 100 metri e chiude la sua batteria in sesta posizione con l’elevato tempo di 10’’40 (0,1 m/s di vento contrario). Un crono che non può soddisfare il 23enne, visto che in stagione aveva corso un eccellente 10’’15 e ai Campionati Italiani fu protagonista di un avvincente spalla a spalla con lo stesso Jacobs.

LE ALTRE GARE
L’Italia chiude settima nella finale della 4x400 mista. Benati, Folorunso, Lopez e Mangione pagano la fatica del mattino e stampano il tempo di 3’16’’45. Va alla Repubblica Dominicana (3’09’’82) la medaglia d’oro: battuto il quartetto olandese (3’09’’90), con gli Usa (3’10’’16) solo terzi a causa del crollo nel finale della Simon. che sembrava lanciatissima per la vittoria.

Azzurri fuori dai giochi medaglie nei 20 km di marcia. Tra gli uomini, il migliore è Francesco Fortunato, che chiude 15° con il tempo di 1h22’50’’; più staccato l’altro azzurro, Gianluca Picchiottino, 32° in 1h28’33’’. Il giapponese Yamanishi vince in 1h19’07”. È la peruviana Kimberly Garcia Leon a prendersi l’oro tra le donne. Bella gara di Valentina Trapletti, che chiude ottava. Squalificata invece Nicole Colombi prima del km 14.

Ahmed Abdelwahed conquista la finale dei 3.000 metri siepi con il quinto tempo di ripescaggio (8’21’’04). Il migliore del turno è stato il marocchino Soufiane El Bakkali (8’16’’65). Nick Ponzio si qualifica alla finale del lancio del peso con una bella spallata da 21.35 metri che gli vale il quarto posto provvisorio. Gaia Sabbatini vola alle semifinali dei 1.500 metri con il quinto posto nella batteria (4’07’’82) vinta dall’etiope Hirut Meshesha. Eliminate le altre azzurre Sintayehu Vissa e Federica Del Buono.

Sara Fantini fa le cose in grande per superare le qualificazioni del lancio del martello: l’azzurra conquista la finale iridata con la misura di 72.38, che vale il sesto posto complessivo. Delusione atroce per Roberta Bruni, che si era presentata con la quarta prestazione mondiale stagionale (il suo record italiano di 4.71) e invece non riesce a superare i 4.50 metri nel salto con l’asta. La romana viene eliminata con 4.35, superato alla seconda prova: sarebbe bastato farlo alla prima per accedere all’atto conclusivo.

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