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Il numero 46 insieme a Hamilton per un evento
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"È il secondo capitolo della mia carriera", dice Valentino Rossi. Lewis Hamilton ribatte: "Perché non in Formula 1?". "Sfortunatamente sono troppo vecchio...", la replica del numero 46 che a Imola sta iniziando la sua nuova avventura a quattro ruote nel GT World Challenge al volante dell'Audi R8 del team Wrt. "Sono molto eccitato, vediamo come andrà. Ci sono molto differenze, ma anche tante similitudini con le moto: si sta tanto tempo in pista e le linee sono simili", le parole dell'ex campione MotoGP in un evento organizzato da Iwc insieme all'inglese della Mercedes.
© ufficio-stampa
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Sul loro incontro in pista a Valencia per uno scambio di mezzi: "Ci siamo divertiti molto e abbiamo avuto una bella possibilità per stare un po’ insieme. Parlare senza troppa pressione, sai. Me la sono goduta perché ho conosciuto Lewis un po’ meglio. È strano perché tutti i piloti della MotoGP amano la Formula 1 e viceversa, i due sport sono molto connessi. È stata una grande emozione andare insieme, anche perché avevamo due moto e siamo riusciti a guidare tutti e due la M1. Lewis è molto bravo, è forte, ce la siamo goduta. Poi è stato davvero bello guidare la sua macchia: la Formula 1 è fantastica, tutto succede molto in fretta ed è stato un bellissimo giorno che ricorderò per sempre. Penso che guidare una moto o andare in moto sia molto diverso anche se alla fine è uguale. Stai in pista, spesso è la stessa e le linee si assomigliano. La frenata, la ricerca della velocità… Se sai guidare una moto puoi guidare una macchina e viceversa”.
Ma cos'hanno in comune due fenomeni come Vale e Lewis? “Non ho superpoteri, di sicuro però servono talento e capacità. Tutto dipende dalla passione però, perché immagino che quando Lewis ha guidato un kart per la prima volta ha capito che quella era la sua strada, che voleva fare quello. Ed è stata la stessa cosa per me”.
Sula velocità: “Devi sempre provare a guardare avanti. A volte, soprattutto quando sei stanco, hai la sensazione che la moto stia andando più forte di te. E quando ti accorgi di questa cosa devi fermarti. La velocità è molto eccitante, ma ti abitui. La prima volta che guidi una MotoGP pensi sia impossibile, poi impari. Il tuo cervello si adatta e cominci ad entrare in sintonia con la moto, fai una cosa molto pericolosa ma ti senti in controllo di tutto. Alla fine non è vero, ma quello è il feeling, una cosa che ti dà un’adrenalina pazzesca al punto che ne vuoi sempre di più”.