Dopo il dominio in gara 1 e nella Superpole race, Jonathan Rea (Kawasaki) conquista anche gara 2 sul circuito di Portimao. Fine settimana da ricordare per il campione del mondo Superbike, che supera in classifica Scott Redding (Ducati), secondo in gara davanti a van der Mark (Yamaha). Razgatlioglu scivola con l’altra Yamaha, si rialza e finisce ottavo. Bene Rinaldi (Ducati), sesto, e Caricasulo (Yamaha), ottimo nono.
È un fine settimana da ricordare per Jonathan Rea, che completa una sorta di ‘grande slam’ in Portogallo, sul circuito di Portimao, vincendo anche gara 2 dopo aver conquistato anche Superpole, gara 1 e Superpole race. La vittoria permette al campione del mondo di balzare in testa alla classifica generale con 136 punti, quattro di vantaggio rispetto a Scott Redding (Ducati).
La gara inizia con l’illusione di poter vedere un altro pilota in testa, però: lo spunto migliore alla partenza è quello della Yamaha di Razgatlioglu, ma Rea sfrutta la potenza della sua Kawasaki per rimettere il muso davanti già alla prima curva. Dietro di loro è Redding a sorprendere: l’inglese della Ducati sembra finalmente aver superato le difficoltà incontrate nell’arco del weekend portoghese e sorpassa al secondo giro il turco, che soffre e scivola cinque tornate più tardi, all’altezza della curva 5. Lo stesso tratto di tracciato punisce più avanti nella gara anche Alex Lowes (Kawasaki), che stava provando a rientrare su van der Mark (Yamaha), e Leon Haslam, in lotta per la ‘top five’. Razgatlioglu ha comunque la forza di rialzarsi e rimontare dalle retrovie, chiudendo all’ottavo posto.
Negli ultimi giri, mentre Rea s’invola indisturbato verso la terza vittoria del weekend, si anima la lotta per la seconda piazza: a sette tornate dal termine van der Mark supera Redding, ma l’olandese soffre una Yamaha ‘nervosa’ e commette un errore che permette il controsorpasso al ducatista. I due si studiano e van der Mark prova più volte il sorpasso, ma all’arrivo, dietro al vincitore Rea, è Redding a spuntarla nella volata per la piazza d’onore. Dietro di loro arriva Chaz Davies (Ducati), seguito da Alvaro Bautista, primo fra i piloti Honda. Michael Rinaldi (Ducati Team GoEleven) si conferma il miglior italiano, chiudendo al sesto posto, ma è degna di nota anche la prova di Federico Caricasulo (Yamaha), che termina nono.
Più indietro Marco Melandri, quattordicesimo con la Ducati del Team Barni.
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