Clamoroso alla Dakar: al termine della terza tappa, la San Juan de Marcona-Arequipa, ci sono due nuovi leader e diversi big in difficoltà. Nelle moto Pablo Quintanilla, secondo al traguardo dietro Xavier de Soultrait, conduce ora la generale. Ritirato Joan Barreda, primo fino a ieri, tre inseguitori sbagliano strada. Nelle auto tappa a Stephane Peterhansel, con Nasser Al-Attiyah in testa alla generale e il crollo di Sebastien Loeb e Carlos Sainz.
MOTO
Che la Dakar sia un rally che fa selezione non è certo una novità o una sorpresa. Lo è il fatto che la durissima, terza tappa (331 km di prova speciale con altitudini dagli 0 ai 2000 metri sul livello del mare) abbia costretto al ritiro colui che dopo i primi due giorni di gara guidava la classifica generale. E invece proprio questo è stato il destino di Joan Barreda: lo spagnolo della Honda si è arreso a un errore che lo ha lasciato bloccato per quasi due ore all'altezza del km 143. Problemi anche per il campione uscente e vincitore della seconda tappa, Matthias Walkner: l'austriaco ha incredibilmente deviato dalla linea ideale di gara, allungando di fatto di 4 km il suo percorso. Questo errore ha tratto in inganno anche lo statunitense Ricky Brabec e l'australiano Toby Price che lo seguivano. A trarne beneficio è stato Pablo Quintanilla (Husqvarna), secondo al traguardo dietro il vincitore di tappa Xavier de Soultrait (Yamaha), francese che lo ha battuto di appena 22''. Terzo a 2'37'' l'argentino Kevin Benavides (Honda). Piuttosto staccati i più diretti inseguitori, Adrien Van Beveren (Yamaha) a 6'42'' e Sam Sunderland (KTM) a 8'26''. In virtù di questi fatti la classifica generale è ora rivoluzionata: comanda proprio Quintanilla, davanti a Kevin Benavides (2° a 11'23'') e Sam Sunderland (3° a 12'12''). Walkner, Brabec e Price, che erano secondo, terzo e quinto, hanno perso tutti una ventina di minuti a causa del loro errore a catena e ora sono costretti a inseguire. La classifica sembra quindi già sorridere a Quintanilla. Ma la Dakar è ancora lunga.
AUTO
Stephane Peterhansel è tornato. Questo lo squillante segnale della terza tappa, in cui 'Mister Dakar' ha tagliato il traguardo per primo dando una sonora lezione a tutti gli inseguitori. L'eccezione è rappresentata da Nasser Al-Attiyah, staccato di soli 3'26'' e ora in testa alla classifica generale. Terzo al traguardo è arrivato Jakub Przygonski, con 11'47'' di ritardo, quarto a 12'50'' Yazeed Al-Rajhi. E proprio quest'ultimo ora è secondo nella classifica generale. Problemi a non finire, invece, per molti tra i protagonisti più attesi della giornata, a partire da Sebastien Loeb: il nove volte iridato WRC, vincitore della seconda tappa, ha perso quasi 43 minuti dopo essersi sobbarcato l'onere di partire davanti a tutti su un percorso particolarmente insidioso, "tracciandolo" per tutti gli altri. Disastro senza mezzi termini per Carlos Sainz: al km 38 della speciale il pilota della Mini ha distrutto una gomma, perdendo quasi tre ore per ripararla. E non è stata una giornata facile nemmeno per l'altra Mini, quella di Cyril Despres, che dopo 100 km alla pari con Peterhansel e Al-Attiyah ha perso quasi 25 minuti sulla Duna Argentina: il francese si ritrova ora sesto in classifica generale, dopo aver sentito profumo di leadership.
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