Di certo Buffon, come omaggio e riconoscimento al campione e all'uomo. Sicuramente lo scudetto, come bilancio esaltante di un anno segnato ancora dal successo. Probabilmente il futuro, il suo, con un resoconto (speriamo) di quelle valutazioni personali di cui ha parlato Marotta. Magari poi ancora qualche battuta su Sarri, sul bel gioco e sull'annata del Napoli e sulle stoccate di Di Laurentiis. E perché no, già che ci siamo, qualche replica alle polemiche arbitrali che hanno accompagnato questi ultimi venti giorni, da Orsato in poi per intenderci, con le battute sul rapporto molto stretto con Tagliavento.

Tutti temi che Massimiliano Allegri potrebbe-dovrebbe trattare oggi nell'ultima conferenza stampa dell'anno, quella che precede la passerella finale dello Stadium, con Juve-Verona a chiudere la settima annata scudettata consecutiva.

Max lo aveva annunciato settimana scorsa, alla vigilia di Roma-Juve: "Se vinciamo sarà l'occasione per divertirci e dire un po' di più, di fare un po' di nomi e di dire un po' di roba...". Ora, a scudetto intascato, la promessa (o minaccia) va mantenuta. Oggi, in sala stampa, a mezzogiorno. Divertimento promesso. Vedremo se mantenuto.