Scontri di Liverpool, la polizia: "Ecco come sono pronti a colpire"

I parenti del tifoso dei Reds in coma: "Aggreddito da 13 tifosi"

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"Se capita l'occasione sono pronti a fare a botte. Approfittano di ogni spazio libero che gli viene concesso". Secondo i vertici dell'ordine pubblico italiano, come riporta Corriere.it, a Liverpool gli ultrà romanisti ne avrebbero avuto tanto, nonostante gli avvertimenti alle autorità inglesi sulla presenza di 200 giallorossi dell'ala più dura. Il modo d'agire è quasi sempre lo stesso. Approfittano dlela situazione per prendere l'iniziativa. E' difficile che si muovano con premeditazione.

Il gruppo entrato in azione ad Anfield era composto da un'ottantina di giovani. Ragazzi a volto coperto, armati di mazze, bastoni, tubi di gomma. "Ma non c'è un copione, ci si adatta sul momento. Meglio ancora se la polizia non si fa viva". Inoltre, i romanisti arrivati in aereo a Manchester e poi in treno fino a Liverpool hanno percorso quattro chilometri a piedi per sfidare la curva Kop: "Come se gli inglesi andassero da Termini alla Sud senza incontrare un poliziotto. Assurdo".

Nelle ultime ore è spuntata anche la testimonianza dei parenti di Sean Cox, il tifoso dei Reds in coma farmacologico per gravi danni cerebrali: "L'aggressione sarebbe stata compiuta da 13 teppisti", le dichiarazioni rilasciate al Mirror e al Liverpool Echo.

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