VOLLEY

Incubo finito: arrestato a Malpensa lo stalker della pallavolista Alessia Orro

L'uomo minacciava la palleggiatrice della Unet e-work Busto Arsizio di messaggi sui social: "Stai con me o ti disintegro"

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Alessia Orro può finalmente tornare a sorridere. La 21enne palleggiatrice della Unet e-work Busto Arsizio e della nazionale azzurra era da tempo vittima di uno stalker che la Polizia di Malpensa ha arrestato in aeroporto (si tratta di Angelo Persico, un 52enne di Novara) mentre tornava dalla Sardegna dove si era appunto recato per seguire la squadra bustocca (e la sua regista) impegnata in un’amichevole a Olbia. "Ti aspetto in camera mia, ti avrò, se non vuoi ti disintegro", era il tono dei messaggi che l'uomo inviava alla Orro sui social. 

La notizia è stata ovviamente accolta con sollievo sia dalla Orro che da tutta la squadra biancorossa, che si era prontamente attivata con gli organi di sicurezza preposti per mettere fine a quello che stava diventando un incubo, dando peraltro pieno sostegno e supporto alla giocatrice. L'uomo, frequentatore assiduo del Palayamamay anche durante gli allenamenti settimanali della prima squadra e delle giovanili, si era inizialmente avvicinato alla ragazza come un semplice tifoso prima di cominciare ad assillarla con messaggi e post su facebook inequivocabili e sempre più pressanti (“Ti amo Ale adesso domani sempre, ti voglio, ti desidero, ti pretendo, voglio proteggerti, voglio prendermi cura di te, insegnami ad amarti“), fino ad arrivare a regali e mazzi di fiori. Un "corteggiamento" degenerato al punto da essere considerato pericoloso che ha convinto la polizia a far scattare le manette.
Il commento di Giuseppe Pirola, presidente UYBA Volley: "Sono molto sollevato e felice che che questa triste vicenda si sia risolta in maniera positiva. Abbiamo vissuto le ultime settimane sempre in allerta, ma facendo quadrato attorno ad Alessia Orro, trasmettendole il più possibile un senso di protezione e di sicurezza. Sentiamo spesso parlare di episodi di stalking, ma viverli sulla propria pelle è decisamente diverso: dico grazie allo staff della nostra società, che si è prodigato per mettere la ragazza sempre nelle migliori condizioni per continuare a svolgere il suo lavoro, alla Polizia di Stato e in particolare al Commissariato di Busto Arsizio, che è intervenuto tempestivamente. Dico grazie soprattutto ad Alessia per la sua forza e il suo coraggio. La pallavolo e lo sport sono portatrici di messaggi positivi, mi auguro dunque di non dover più parlare in futuro di episodi così avvilenti".

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