Rea, due manche perfette, Haslam da 7 e Bayliss...
Rea 10 - Due manche perfette. Parte in testa e diventa imprendibile per gli altri già alla fine del primo giro. La sensazione è che non si sia nemmeno dovuto spremere al massimo per portare a casa il risultato. Se continua così rischia di uccidere anzitempo il campionato.
Haslam 7- Lascia la Thailandia con due secondi posti. Per il campionato non è male, ma non è mai sembrato in grado di contrastare Rea. Per giunta non fa quella differenza con Torres, il suo compagno di squadra debuttante in SBK, che sarebbe lecito attendersi da un pilota esperto come lui. La classifica per il momento regge, speriamo che Leon abbia le spalle abbastanza larghe per sopportare il peso della sfida con Rea.
Sykes 5 - Prestazione ancor più opaca che in Australia per Tom. Il terzo posto di Gara1 non riesce a far dimenticare i 22 secondi di ritardo da Rea accumulati nelle due manche. Tantissimi, soprattutto considerando che la Kawasaki se l'è praticamente cucita addosso e che Johnny invece la guida solo da due gare. Urge una sveglia già da Aragon.
Davies 6 - Raccatta qualche punticino e due cadute. La sufficienza se la guadagna con la generosità con cui cerca di rimediare alla mancanza di accelerazione della Ducati con staccate sempre al limite. Esagera due volte e paga con due scivolate, una per manche. Il merito di averci provato, però, non glielo toglie nessuno. Arriveranno tracciati più favorevoli.
Bayliss S.V. - Impossibile giudicare un pilota che sta correndo in un'altra epoca. All'inizio di Gara1 rilascia dichiarazioni bellicosissime e parla di risultatati eclatanti. Poi dà l'anima per due manche combattendo come un leone con piloti che potrebbero essere suoi figli e che a 36 anni si sarebbe messo dietro con una mano sola. Suda, soffre, stringe i denti da quel combattente di razza che è, ma i risultati -decorosissimi- non sono quelli sperati. La testa è ancora quella del pilota che ha vinto tre mondiali, ma il tempo è trascorso anche per lui. Bayliss lo capisce, lo ammette e con gli occhi lucidi di chi rinuncia definitivamente all'amore della sua vita annuncia che non ci sarà ad Aragon. Un finale da campione vero. Anzi, di più; da vero signore. Grazie Troy per il sogno che ci hai regalato.