I primi test per la nuova staffetta di marcia delle Olimpiadi 2024

Una gara totalmente nuova da preparare nei minimi dettagli

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I primi test per la nuova staffetta di marcia delle Olimpiadi 2024 - foto 1
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La staffetta mista sulla distanza classica della maratona di 42,195 km, ideata quale nuova gara di marcia per le prossimi Olimpiadi di Parigi, sarà certamente una novità anche da un punto di vista spettacolare e, dopo un iniziale scetticismo, comincia a riscuotere molti consensi anche sulla base delle ultime novità regolamentari in materia, per cui si è scoperto che ogni nazione potrebbe qualificare sino a due squadre e questo allargherà certamente le possibilità per vari atleti.

Come da grande tradizione italiana per questo disciplina che tanti allori ha regalato nella storia, e ricordiamo su tutte le due medaglie d’oro di Antonella Palmisano e Massimo Stano nei 20 km di Tokyo 2021, anche questa nuova prova andrà preparata nei minimi dettagli e in tal senso è stato fatto un primo raduno specifico, la settimana scorsa al Centro Sportivo Castelporziano di Roma Ostia, per fare una serie di test miranti ad approfondire gli aspetti di questa nuova gara che vedrà impegnati due atleti, un uomo e una donna che marceranno alternativamente cominciando dalle donne 10,50 km circa alla volta, con l’atleta della frazione finale che sarà un uomo.

L’assoluta novità della competizione ha però suscitato vari interrogativi a cominciare dal ritmo scegliere, da come distribuire lo sforzo, ma probabilmente l’incognita più grande è rappresentata dal tempo della sosta, sicuramente non breve, in cui sarà importante mantenere altissima la concentrazione e trovare anche il giusto modo per alimentarsi al fine di recuperare le energie fisiche.

Per cominciare a rispondere scientificamente a tutte le domande sollevate da tale specialità totalmente inesplorata, i principali rappresentanti azzurri della specialità si sono radunati nel bellissimo impianto sportivo delle Fiamme Gialle per condurre sulla pista di atletica quattro giornate di test, peraltro estesi anche nelle vie adiacenti all’impianto, il tutto sotto l’attenta osservazione del Direttore Tecnico della squadra italiana, Antonio La Torre, tecnico di marcia e quindi grandissimo esperto della disciplina il quale alla fine si è così espresso.

Da citare in particolare, oltre alla presenza dei due campioni a cinque cerchi, anche quella di Francesco Fortunato, Andrea Cosi, Riccardo Orsoni, Andrea Agrusti, Valentina Trapletti, Alexandrina Mihai, Federica Curiazzi, Sara Vitiello.

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