Wimbledon 2018: caccia al titolo di Federer, Cilic si candida. Nadal in agguato

Lo svizzero non è in grande forma e dovrà sudare la conferma del titolo 2017. Kyrgios possibile sorpresa

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Chi pensa a Wimbledon dice erba, e chi pensa all'erba del torneo non può non associare Roger Federer. Wimbledon 2018, in cui lo svizzero parte come testa di serie numero 1, però parte con più incertezza del solito. King Roger non arriva al via al massimo della forma e dietro di lui la concorrenza si è fatta spietata e variegata. Nadal è pronto a tornare a regnare nel Regno Unito a distanza di otto anni dall'ultima volta, poi ci sono gli outsiders come Cilic, Kyrgios e Del Potro che stanno benissimo. Senza dimenticare Djokovic. Per gli azzurri le speranze sono Fognini e Cecchinato.

Inutile sottolineare che la voglia di Federer di suonare la nona sinfonia a Wimbledon può fare la differenza. Lo svizzero negli anni si è dimostrato il più forte e il cambio di preparazione nelle ultime stagioni, saltando la terra rossa per arrivare al top nel Regno Unito, sono stati un segnale importante. L'erba londinese però è imprevedibile e rispetto ad altri tornei lascia aperte diverse strade verso il trionfo.

Il favorito d'obbligo e per i bookmaker resta appunto Federer, ma la testa di serie numero 1 non è apparsa al massimo della forma nelle ultime uscite di preparazione. Non ha messo in mostra il tennis che nel 2017 gli permise di tornare sul trono e non ha mostrato la crescita di condizione dal torneo di Stoccarda a quello di Halle che toglierebbe ogni dubbio sul suo momento. Il miglioramento sul campo è stato meno deciso rispetto ad altri anni, faticando anche contro avversari più modesti come Ebden, Paire e Kudla. Il re è battibile, ed è già una notizia.

A capitalizzare questa possibilità proverà il cannibale Rafa Nadal, senza dubbio il più in forma del momento anche se sull'erba lo spagnolo - tra un problema fisico e qualche eliminazione a sorpresa - non arriva in finale ormai da sette edizioni. Rafa resta comunque un osso duro da battere anche se rispetto a Parigi il range di giocatori in grado di metterlo in difficoltà è decisamente più ampio, pur entrando nel campo degli outsiders.

A partire dall'ex numero uno del mondo Djokovic, alle prese con un'altra stagione complicata ma che sull'erba potrebbe ritrovare lo spunto dei giorni migliori. Poi c'è il finalista dell'edizione 2017, quel Marin Cilic apparso in condizione fisica importante nel torneo vinto al Queens, dopo aver conquistato uno slam e due finali. Il suo tennis sull'erba è sempre stato efficace ed è pronto a fare il salto di qualità. Poi c'è Kyrgios, un altro protagonista del recente torneo al Queens nel bene - sul campo - e nel male, coi soliti colpi di testa che lo hanno da sempre frenato. Il servizio è devastante e la condizione fisica ottimale: può essere una sorpresa.

Le speranze azzurre sono invece affidate a Fognini e Cecchinato, reduci da un buon Roland Garros (ottimo per il Ceck) ma che difficilmente potranno ripetersi sulla superficie veloce di Wimbledon. I nomi però non mancano per un torneo che stupisce ogni anno: Del Potro, Zverev ma anche Dimitrov e Raonic. Tutti pronti a prendersi le luci della ribalta.

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