DIARIO DA TOKYO

Italbasket, lacrime da cui ripartire

Gli Azzurri stavolta stanno costruendo qualcosa di solido

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Ci hanno creduto davvero. La dimostrazione sta nelle lacrime di molti, nella rabbia di altri. L’Italbasket non riesce a scrivere il lieto fine nella sua favola. La Francia però non è il muro che chiude ogni speranza, ma solo un incidente di percorso dal quale ripartire. Gli Azzurri stavolta stanno costruendo qualcosa di solido. Il capitano Nicolò Melli, ma anche Achille Polonara e Alessandro Pajola non riescono a trattenere le lacrime per non essere riusciti a entrare tra le prime quattro dei giochi, potendo puntare al podio.

Nessuno ha gran voglia, ma tutti si presentano nella zona interviste. Avrebbero potuto sottolineare qualche mancata chiamata arbitrale, invece nessuna scusa. Anzi tutti rendono merito agli avversari che non fanno mistero di puntare all’oro, dopo aver sconfitto gli Stati Uniti nel girone eliminatorio. Allo stesso modo sono tutti convinti che questa squadra ha un futuro. E’ solo all’inizio del proprio cammino e Parigi 2024 non è poi così lontana. I veterani non sono poi così vecchi – il più anziano è Danilo Gallinari che compirà 33 anni l’8 agosto - e ci sono tanti giovani che possono migliorare, crescendo. Senza dimenticare che l’azzurro non ha ancora potuto ammirare da vicino Paolo Banchero che in questa stagione vestirà la maglia della Duke University e, secondo i ben informati, viene addirittura ritenuto la prima scelta assoluta nel draft 2022. Scalpitano anche Matteo Spagnolo, classe 2003, di proprietà del Real Madrid che è pronto a fare esperienza a Cremona, mettendosi a disposizione di Paolo Galbiati, uno degli assistenti di Meo Sacchetti in questo percorso olimpico. Insomma l’Italia non tornerà in campo alla Super Arena di Saitama, ma vuole continuare ad emozionare perché non vuole deludere quel pubblico italiano che è tornato a tifare come non succedeva da parecchi anni.

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