
Se le storie olimpiche sanno essere d'ispirazione, quella di Colby Stevenson è una vera e propria lezione di vita. L'americano ha vinto la medaglia d'argento nel freestyle (specialità big air) ai Giochi olimpici di Pechino 2022 e il suo percorso è quello di una rinascita: nel 2016, infatti, aveva rischiato la vita in un gravissimo incidente d'auto che sembrava rendergli impossibile il ritorno a una quotidianità normale. E invece...
E invece oggi Colby Stevenson parla dall'alto di un podio olimpico. Sono passati sei anni da quando si ritrovò in ospedale con fratture al cranio (30 in tutto), alle orbite e alla mascella e con diverse vertebre rotte anche nel collo: una condizione disperata in seguito a un incidente in auto. Ha subito due interventi chirurgici molto delicati, di cui uno per inserire una placca di titanio nel cranio. Colby fu costretto a subire tre giorni di coma indotto.
Sopravvissuto e iniziata la riabilitazione, i medici erano stati quasi irremovibili nel dire che non sarebbe potuto tornare a fare sci a livello competitivo. Colby ricominciò ad allenarsi e non si arrese nemmeno due anni dopo quando un infortunio alla spalla gli provocò uno stop che gli fece saltare Pyeongchang 2018. Duri allenamenti per arrivare a Pechino 2022, dove è stato capace di mettersi una medaglia d'argento al collo (dopo aver chiuso dietro al norvegese Ruud e davanti allo svedese Herling Harlaut).
"Onestamente sembra uscito dalla scena di un film", ha commentato lo statunitense classe 1997. "L'incidente? In realtà adesso non ci penso. È qualcosa del passato, ma tornare dopo quello e poter sciare di nuovo ad alto livello mi fa sentire super fortunato. Se sono sopravvissuto a questo, posso sopravvivere a qualsiasi tipo di caduta, è così che la vivo. La cosa più importante che il mio sport mi ha insegnato sulla vita è che fa bene uscire dalla propria comfort zone. L'ho imparato, soprattutto quest'anno", ha detto.
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