La 35enne di Anterselva si prepara a concludere la carriera nel biathlon in occasione della rassegna a cinque cerchi
di Marco CangelliDorothea Wierer è arrivata all'ultimo ballo di una lunga carriera ma, come ogni fuoriclasse che si rispetti, vuole che sia un ballo di gala. Per l'occasione la 35enne di Anterselva ha scelto le Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina 2026 che rappresenteranno un punto di non ritorno per la portacolori delle Fiamme Gialle. L'obiettivo sarebbe conquistare quella medaglia d'oro che ancora manca nel suo palmarés, un sogno che potrebbe essere realizzato davanti a quel pubblico che l'ha vista crescere sino a raggiungere le vette del biathlon mondiale.
Com'è andata la preparazione estiva?
È stato molto faticoso perché all'inizio della stagione ho potuto allenarmi poco avendo avuto tantissimi impegni. Ho cercato di riempire l'agenda proprio in questa fase per poi concentrarmi di più sugli allenamenti, ma non ha funzionato benissimo visto che da questo punto di vista sto vivendo un periodo ancora una volta pieno. C'è un grande interesse per le Olimpiadi, per cui devo dare disponibilità per interviste, foto, eventi e quindi sto vivendo un momento un po' di difficoltà.
Avvicinandosi all'esordio in Coppa del Mondo si concentrerà maggiormente sugli allenamenti?
Cercherò di allenarmi al meglio fino a fine novembre, poi in base a come starò, vedremo come andrò. Dipenderà anche dalla concorrenza. Magari io starò bene, però le altre potrebbero essere più forti, così vedremo gara dopo gara.
Come affronterà l'avvicinamento a Milano-Cortina 2026?
Bisognerà vedere le gare, come starò fisicamente, se sarò in salute. Ovviamente i miei allenatori mi conoscono bene, mi fido di loro e insieme a loro deciderò quale sarà il percorso migliore da seguire.
Come sarà gareggiare ad Anterselva, dove è cresciuta?
Sarà impegnativo, anche perché ci saranno molte aspettative. Io sono invece più realista, so che dovrà essere tutto perfetto per far bene, però sono contenta di gareggiare qui visto che è una pista che mi piace e ci sono persone che conosco. Lo stadio è bellissimo e tutti amano gareggiare ad Anterselva.
Si sta preparando al post carriera?
Sì, ho già dei progetti, delle proposte di lavoro, ma ovviamente prima voglio arrivare a febbraio e poi prendermi un attimo di tempo per me stessa, per capire bene quello che è la vita reale e uscire un po' da questo mondo.
Guardandosi indietro, ha qualche rimpianto?
Direi di no, anche perché quando ho iniziato, mai avrei pensato di partecipare alla Coppa del Mondo. Sono andata oltre le mie aspettative visto che è stato fantastico vincere medaglie olimpiche e Coppe del Mondo. Sono contenta per come sia andata, anche per come ho vissuto la mia gioventù.