Le pagelle di Piantanida: la domenica delle Palmer, Trump mette i dazi a Dembelé

MALO GUSTO 8,5

Fino a questa partita la sua reputazione portava il suo stesso nome e il suo stesso cognome. Una nuova vita inizia oggi per il ragazzo che da piccolo voleva solo “imitare quello che faceva Ronaldinho”, ma forse solo dopo questa partita, come tra l’altro indica il portale delle Prefetture, gli conviene cambiare identità, non ruolo. MALO GUSTO 8,5

KVARATSKHELIA 4

Quando, dopo la semifinale con il Real Madrid, ho fatto la domanda “Leao giocherebbe in questo Psg?” i tifosi del Milan si sono imbestialiti, ma mica ho dato una risposta. La Finale ha parlato: il georgiano contro Malo Gusto ha fatto una brutta fine, una di quelle che faceva contro Calabria in quei Milan-Napoli di qualche anno fa. Come risposta mi sembra esaustiva.

SANCHEZ 8

A un certo della stagione ha perso il posto, non giocava più, era sbattuto, si è fatto i crescere i capelli, non era più lui. Poi ci ha pensato Maresca, gli ha fatto un trapianto di mentalità e autostima: “Se vuoi di nuovo il posto da titolare devi rasarti come me, facile”. Dammi una lametta che… i tifosi del Chelsea si tagliano le vene se sta in panca.

HAKIMI 4

È il voto senza commento della finale del Mondiale per Club

DEMBELÉ 3

Luis Enrique dice che è il giocatore che crea più squilibrio al mondo, infatti. Infatti dopo una stagione da 35 gol e 35 miliardi di candidature per il Pallone torna quello pigro e ritardatario di un tempo. Non arriva alla partita: Trump ha messo un dazio sul suo talento, non viene importato alla Finale.

PALMER 10

In quanto ultima pagella della stagione, per quest'estate sento il dovere di lasciarvi in compagnia della definizione che vi farà passare il buonumore per la vittoria di Sinner a Wimbledon: è la domenica delle Palmer.