Il neo tecnico nerazzurro pronto al debutto ufficiale: "Siamo pronti, dobbiamo far vedere la nostra migliore versione"
E' un Cristian Chivu con le idee già chiare quello che si appresta ad affrontare la sua prima partita ufficiale da allenatore dell'Inter. Lo farà questa notte al Rose Bowl di Pasadina (differita su Italia 1 alle 21 di domani), nel debutto nerazzurro al Mondiale per Club contro il Monterrey. "Qualcosa di nuovo si vedrà già da domani. Cercheremo di aggiungere qualcosa, anche se non è semplice in così poco tempo. Dobbiamo far vedere in questo torneo la miglior versione possibile dell’Inter, quella che questo gruppo ha già saputo mostrare negli ultimi anni. Non ci sono alibi né scuse legati alla condizione fisica o a quella mentale. Siamo pronti. E non dobbiamo pensare al passato, tanto quello non lo possiamo cambiare”.
“Se ripartirò dal 3-5-2? Dico che in Italia siamo sempre un po’ troppo legati ai moduli e ai sistemi. Invece contano i principi di gioco, sono più importanti. Negli ultimi anni l’Inter ha usato questo modo di occupare il campo, ma ancor di più ha avuto principi che hanno portato a grandi risultati. A me piace una squadra che abbia tanta fluidità, tanta mobilità, tanta asimmetria per non dare mai dare punti di riferimento all’avversario”, ha aggiunto.
Detto che come noto non ci sarà Taremi (la società è sempre in contatto con lui, sta bene), Chivu non si è sbilanciato troppo sui singoli: “Abbiamo avuto qualche acciacco ma tutto sommato niente di grave. I nuovi? Luis Henrique è un po’ indietro di condizione, Sucic è tornato bene dalla nazionale. Se giocheranno dall’inizio? Sicuramente saranno in campo, poi se dall’inizio o a gara in corso lo vedrete”. E ancora: “Thuram e Lautaro titolari? Stanno tutti e due bene, abbiamo lasciato loro un po’ di riposo. Li vedremo, durante la stagione…”.
Sugli avversari: "Il Monterrey è una squadra che ha una certa esperienza e una certa identità, sicuramente ambiziosa. All’Inter di domani però non mancherà la motivazione: noi trattiamo questo Mondiale per club come un torneo importante. Arrivare fino in fondo? Io dico che bisogna avere l’umiltà di capire e ragionare una gara alla volta, ora pensiamo al girone e poi vedremo”.