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Internazionali 2018, Rafa in finale

Lo spagnolo vince in due set con Djokovic, Sascha piega invece Cilic

19 Mag 2018 - 22:54

Toccherà a Nadal e Zverev giocarsi l'ultimo atto degli Internazionali 2018. Rafa ha regolato Djokovic in due set (7-6 6-3) agguantando la decima finale della carriara al Foro italico. Primo set lottato con Nole, poi il maiorchino prende il largo e chiude i conti. Contro Cilic anche a Sascha bastano due set per volare in finale (7-6 7-5). Primo parziale tiratissimo, col tedesco che la spunta dopo un lunghissimo tie-break, poi nel secondo set il numero 3 Atp passa in rimonta.

Il "Clasico" dell'Era Open si apre con un brivido per Nadal, che deve subito annullare due palle break per evitare la partenza falsa. Ma è solo un piccolo sbandamento. Ripreso in mano il game, infatti, Rafa comincia a mulinare col dritto, ingaggiando il solito braccio di ferro dal fondo. Un forcing che costringe Nole a fare il "tergicristallo" e ad aggrapparsi al servizio e al rovescio stretto per rimanere in partita. Lontano dalla riga di fondo, Djokovic è costretto a forzare per tenere il ritmo e a regalare anche qualche "gratuito". Nei primi quattro game si viaggia appaiati, poi sul 3-2 per Rafa arriva il primo strappo. Nadal aumenta la pressione, conquista il break e allunga sul 5-3. Set deciso? Macché. Djokovic non molla e reagisce, alzando la qualità del suo tennis, rischiando le giocate e restituendo subito il "favore" allo spagnolo. Un recupero che mostra il miglior Djokovic stagionale e rimette tutto in discussione. Sul 5-5 piovono vincenti e il Centrale si infiamma. Per decidere il primo set serve il tie-break. Rafa si piazza sulla linea di fondo e aggredisce col dritto, ma Nole tiene duro e risponde colpo su colpo. Si lotta su ogni palla, poi Nadal rompe l'equilibrio sul 3-3 col dritto lungolinea e porta a casa la prima frazione con un passante di rovescio.

Un verdetto che lascia l'amaro in bocca a Djokovic e segna la partita. Colpito, nel secondo set Nole aggredisce il match per accorciare gli scambi, ma perde lucidità e sull'1-1 incassa subito il break a zero. Uno scossone che porta il match sui binari di Rafa, bravo a restare concentrato e a non concedere al serbo opportunità per rientrare in gioco. Avanti nel punteggio, il maiorchino si mette in modalità "rullo compressore", rischia solo nel settimo game e poi viaggia spedito verso l'obiettivo, tenendo il servizio e chiudendo i conti sul . Nadal torna in finale a Roma per la decima volta. Ma Nole sta tornando...

Soddisfatto e concentrato sull'obiettivo. Questo lo stato d'animo di Nadal alla fine della semifinale con Djokovic. "E' stato un match molto equilibrato, la differenza si è giocata su pochi punti, specialmente nel primo set - ha spiegato dopo la gara -. La chiave è stata essere più aggressivo di lui". "Nole è uno dei migliori tennisti della storia, contro di lui devi giocare sempre al massimo - ha proseguito -. Questa è stata la sua miglior settimana ques'’anno, non ho nessun dubbio che, se vuole, possa tornare al suo livello". "Io sono qui per vincere a Roma, un torneo importante cui tengo molto", ha concluso.

Sul centrale la lotta Zverev-Cilic è subito chiara. Si gioca tutto sul servizio, con qualche drop shot per cambiare ritmo. Fino al cinque pari non si registrano incidenti di percorso, poi prima Cilic e poi Zverev buttano via diverse palle break pesanti fino al 6-6. Nel tie-break Sascha va avanti, ma spreca, poi il "braccino" viene a Cilic dopo una sfuriata del tedesco per una chiamata di Lahyani. Un tira e molla infinito, che Zverev chiude dopo ben 28 punti, conquistando il set.

Il secondo parziale si apre subito con un break di Cilic, che sorprende Sascha dopo un timeout medico e si porta sul 2-0. Avanti nel punteggio, il croato accorcia gli scambi attaccando e seguendo a rete. Il tedesco invece si aggrappa al servizio e alla solidità dei suoi fondamentali per restare in partita. Tattica che paga. Nel settimo game il numero tre del mondo piazza infatti il contro-break e pareggia i conti. Fino al 6-5 per Sascha si viaggia spediti, poi Cilic cala nel momento cruciale della gara e sale in cattedra Zverev, che chiude la partita con l'aiuto del nastro e si guadagna la seconda finale di fila al Foro Italico.

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