CICLISMO

Giro d’Italia: super van der Hoorn si prende la terza tappa, Ganna rimane ancora in rosa

L’olandese della Intermarché-Wanty-Gobert Matériaux fugge sin dall’inizio e non molla più. Sul podio Cimolai e Sagan

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La terza tappa del Giro d’Italia 2021 da Biella a Canale d’Alba è un trionfo di van der Hoorn, strepitoso a fare parte del gruppo di fuggitivi in avvio e a tenere lontano il plotone nel tentativo di rimonta finale. Dietro all’olandese volata in gruppo con Cimolai e Sagan davanti a tutti, più Viviani, Gaviria e Bettiol nella TOP10. Per la terza frazione consecutiva la maglia rosa rimane però di Ganna, meno a suo agio in tappe poco pianeggianti.

“Van der Hoorn avrebbe mollato prima o poi”, avranno pensato i componenti del gruppo, invece l’olandese è riuscito a tenersi tutti dietro fino al traguardo portandosi in hotel una tappa meritatissima. A differenza del secondo appuntamento, da Biella non c’è un immediato gruppetto in fuga, ma attende qualche chilometro ed è più nutrito: sette corridori tra cui lo stesso van der Hoorn e gli italiani Zoccarato, Rivi e Albanese, a cui poi si aggiunge come ottavo il giovane Ponomar. Il distacco si amplia fino a cinque minuti dal gruppo. Dopo Asti, con il vantaggio stabile oltre i 4 minuti, Pellaud si prende il primo traguardo volante a Canelli, mentre Albanese si aggiudica il primo GPM a Piancanelli, di terza categoria. In vista del secondo GPM, però, il gruppo spinge per accorciare il ritardo dai primi, con Merlier e Groenewegen che non riescono a tenere il passo, così come Ewan poco più tardi: Ponomar lascia invece soli i sette davanti. Albanese fa il bis passando per primo anche a Castino, Nizzolo molla per il ritmo imposto dalla Bora-Hansgrohe di Sagan e i fuggitivi si vedono rosicchiare i minuti di chilometro in chilometro.

L’ultima parte di gara verso Canale d’Alba è però ricca di salite impegnative: Pellaud e van der Hoorn provano ad accelerare e si lasciano dietro Gallupin, Ciccone e Zoccarato più Albanese ormai ripreso dal gruppo. L’olandese della Intermarché-Wanty-Gobert Matériaux prova a staccare lo svizzero della Androni Giocattoli-Sidermec di una trentina di secondi, poi a 45'' il trio dei tenaci e il gruppo, in ritardo di circa 50-60 secondi da questi ultimi quando mancano poco più di cinque chilometri. La Bora-Hansgrohe pare finire le energie e l’ultimo chilometro è un disperato inseguimento del "peloton": ormai van der Hoorn è però imprendibile, con il gruppo che pare aver calcolato male le possibilità dei fuggitivi. Cimolai, Sagan e Viviani tagliano il traguardo in volata quattro secondi dopo il vincitore, con anche Gaviria e Bettiol tra i primi dieci. Ganna conserva comunque la maglia rosa a 16 secondi su Foss, 20 da Evenepoel e Almeida. 6º a 26'' Moscon, 8º a 29'' Bettiol, 10º a 32'' Ulissi: maglia ciclamino a Merlier, azzurra ad Albanese.

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