Gli Oranje sfideranno la Polonia orfana di Lewandowski, in serata i vicecampioni in carica affronteranno la Serbia di Vlahovic, in mezzo Slovenia-Danimarca
Terza giornata di gare a Euro 2024. Se le prime quattro partite del torneo hanno regalato tanti gol ma poche sorprese, con le vittorie di Germania, Svizzera, Spagna e Italia, qualche incertezza in più sembrano offrire le gare di domenica, che vedranno scendere in campo tutte le squadre del Gruppo C (Slovenia-Danimarca e Serbia-Inghilterra) e le prime due del Gruppo D (Polonia-Olanda).
SERBIA-INGHILTERRA (ORE 21, GELSENKIRCHEN)
I vicecampioni in carica cominceranno il loro nuovo tentativo d'assalto al trofeo contro l'avversario probabilmente più ostico del girone. Southgate potrà contare sulla consueta sfilza di talenti generazionali e sulla Scarpa d'Oro 2024, ma mettere i campo nomi altisonanti non basterà: servirà trovare la giusta amalgama e il giusto equilibrio per far convivere Foden, Bellingham e Palmer (in leggero vantaggio su Saka) alle spalle di Kane. La nazionale dei Tre Leoni ha un solo obiettivo: alzare il trofeo e interrompere il digiuno di vittorie prima dei 60 anni, che scatteranno ai Mondiali 2026. Stojkovic è il primo che proverà a mettere loro i bastoni tra le ruote. Lo farà puntando su Milinkovic-Savic in mezzo al campo e con qualche dubbio in attacco: con l'ex Lazio sulla trequarti punterebbe sul 3-4-1-2 e potrebbe esserci spazio sia per Mitrovic sia per Vlahovic davanti, altrimenti lo juventino rischia di finire in panchina in quello che diventerebbe un 3-4-2-1 con il bomber del Al Hilal come unico punto di riferimento offensivo.
SLOVENIA-DANIMARCA (ORE 18, STOCCARDA)
Le due outsider del Gruppo C si ritrovano subito faccia a faccia in una sfida dal pronostico incertissimo: la squadra del ct Kek punterà su alcune certezze come Oblak tra i pali e Sesko come punto di riferimento offensivo. Tra i due, spazio anche a qualche conoscenza del calcio italiano come Bijol dell'Udinese (che dovrebbe agire al centro della difesa) e Mlakar del Pisa, probabile esterno sinistro nel 4-4-2. Hjulmand si affiderà invece a Hojlund per i gol, oltre alla vecchia guardia formata da Schmeichel, Christensen, Hojbjerg e naturalmente Eriksen, che tornerà in campo all'Europeo tre anni dopo lo spavento di Copenaghen. Anche nella nazionale danese potrebbe esserci spazio per qualche conoscenza della Serie A, come Kristiansen del Bologna e l'ex Lecce Hjulmand.
POLONIA-OLANDA (ORE 15, AMBURGO)
Gli Oranje si presentano al debutto europeo coi favori del pronostico, ma anche con il peso di dover necessariamente intraprendere un cammino europeo più fruttuoso di quello delle ultime edizioni. Il rapporto della squadra di Koeman col torneo continentale è stato infatti a dir poco turbolento nell'ultimo ventennio: solo due volte è riuscita a superare la fase a gironi (2008 e 2020) e in entrambi i casi si è fermata al primo match a eliminazione diretta. Nel 2012, appena due anni dopo la finale Mondiale, arrivò l'eliminazione al primo turno, mentre nel 2016 non riuscì neanche a qualificarsi. Di fronte avrà una Polonia piuttosto incerottata, orfana di Milik e Lewandowski (il cui recupero per le prossime gare è tutt'altro che certo) e che dovrà puntare su Piatek come riferimento offensivo. L'Olanda dovrebbe rispondere con Gakpo sostenuto da Depay e Simons, mentre sembra destinato a partire dalla panchina Zirkzee.