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Italia, Conte: "Thiago Motta e Montolivo sono recuperati ma non li rischio"

Il c.t. azzurro alla vigilia dell'amichevole contro la Scozia: "De Rossi ha questo problema al tendine d'Achille, domani gioca e speriamo possa dare risposte positive"

28 Mag 2016 - 21:17

L'Italia è a Malta dove domani affronterà la Scozia in amichevole, nell'ultimo test prima delle convocazioni per l'Europeo. "C'è una buona notizia, Thiago Motta e Montolivo da ieri si allenano con noi e hanno svolto lavori supplementari - spiega Antonio Conte -. Sono con noi, ma non penso di rischiarli domani". Su De Rossi: "Ha questo problema al tendine d'Achille e può destare un po' di preoccupazione, domani gioca e speriamo possa dare risposte positive".

Conte fa il punto della situazione in casa Italia: "Sono molto soddisfatto dell'impegno visto in settimana da parte di tutti e non è facile fare delle scelte, anche alla luce di questo comportamento, di questa voglia dei giocatori. Penso non sia facile anche dal punto di vista affettivo. Il senso della partita è avere delle verifiche su quello che stiamo facendo, sul lavoro degli ultimi giorni. La formazione la deciderò domani". Per quanto riguarda gli infortunati, "faremo delle valutazioni con il dottore - dice il c.t. -, ma sono tutti recuperati. C'è chi sta un po' meglio e chi un po' peggio, devo scegliere le migliori situazioni per noi. Le decisioni verranno prese per il bene dell'Italia e non per il bene mio".

Il c.t. spiega le proprie intenzioni: "Se vogliamo sorprendere dobbiamo essere forti sotto l'aspetto fisico, mentale e tecnico-tattico, non servono marine o maratoneti, ma gente motivata. Il problema del gol? Lavoriamo per risolverlo, il pallone devi metterlo dentro, per questo bisogna lavorare per migliorare e provare a sorprendere".

In conferenza stampa, insieme a Conte, c'è anche il capitano, Gigi Buffon: "Questa vigilia e' nuova per me, perche' le aspettative non sono altissime e probabilmente e' anche corretto. Noi, in questo pensiero, dobbiamo trovare la molla per sorprendere tutti, ma anche il coraggio per buttare il cuore oltre l'ostacolo. Se vogliamo l'avvicinamento a questa competizione e' piu' sereno, perche' non si aspettano da noi cose eclatanti. Per costruire una bella storia dobbiamo metterci del nostro. Il clima di competizione fra giocatori? Partiamo dal presupposto che lo sport e' competizione, chi lo ha praticato conosce le regole. I ragazzi un po' piu' esperti hanno bene in mente determinate situazioni, per averle vissute quando erano piu' giovani. C'e' un atteggiamento costruttivo e propositivo, se qualcuno non dovesse venire in Francia sarebbe un dispiacere. Tutti abbiamo partecipato, piu' o meno, a questa qualificazione all'Europeo. Il sesto Mondiale? Dovro' meritarmelo, faro' in modo che questa cosa accada, per me sarebbe una bella soddisfazione".