Un turno di stop per Marko Arnautovic. L'attaccante austriaco è stato squalificato per gli insulti rivolti ad Ezgjan Alioski della Macedonia del Nord dopo aver siglato il gol del 3-1 nel primo match del Gruppo C di Euro 2020. L'ex Inter è stato punito per le frasi offensive, ma è stato escluso il razzismo. Salterà dunque la gara contro i Paesi Bassi, in programma giovedì alle 21.

Secondo le ricostruzioni Arnautovic avrebbe gridato all'avversario parole volgari riferendosi a sua madre e facendo anche riferimento alle sue origini albanesi. La federazione calcistica macedone aveva chiesto ufficialmente alla Uefa una pena severa: se fosse stata accertata la matrice razzista degli insulti Arnautovic avrebbe rischiato fino a 10 giornate di squalifica, come era accaduto al ceco Kudela dello Slavia Praga per le offese rivolte a Kamara dei Rangers Glasgow in Europa League.
Arnautovic si era immediatamente scusato via social, ammettendo che in campo fossero volate parole un po' forti, ma respingendo qualsiasi accusa di razzismo: "Ci sono state alcune parole eccessive a causa delle emozioni della partita e vorrei scusarmi, soprattutto con i miei amici della Macedonia del Nord e dell'Albania - aveva scritto - Vorrei dire una cosa molto chiaramente: non sono razzista. Ho amici in quasi tutti i paesi e sostengo la diversità. Tutti quelli che mi conoscono ne sono consapevoli".
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