NAZIONALE

Italia, Mancini: "Campionato in estate? Potrebbe essere un problema"

Il ct azzurro: "E' anche vero che i giorni sono quelli e bisogna sapersi adeguare"

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Il ct della Nazionale, Roberto Mancini, non nasconde una certa preoccupazione per il che toccherà ai giocatori se il campionato sarà ripreso a giugno e si concluderà in piena estate. "Stop tardivo? Molto dipenderà da quando inizierà il campionato perché poi chiaramente si accumuleranno una serie di partite tra club e competizioni internazionali e nazionali... potrebbe diventare un problema, però è anche vero che i giorni sono quelli, le date sono quelle quindi bisogna anche sapersi adeguare".

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Ospite di Francesca Fialdini a 'Da noi…a Ruota libera' nella puntata in onda domenica 12 aprile alle 17.35 su Rai1, il ct ha anche parlato del rinvio di Euro 2020. "Innanzitutto è un dispiacere non poterli giocare per le motivazioni che tutti sappiamo. E' stato molto difficile anche per noi che stavamo preparando tutto per questa manifestazione cosi' importante, quindi ci fa molto dispiacere". Cosi' Roberto Mancini in una anticipazione del collegamento con Francesca Fialdini a Da noi… a Ruota Libera, in onda domenica 12 aprile alle 17.35 su Rai, sul rinvio degli Europei nel 2021. "Allo stesso tempo credo che possa essere un piccolo vantaggio anche per noi, siamo una squadra giovane, avere un altro anno di esperienza per alcuni ragazzi può essere molto utile e credo che saremo tra le squadre che potrebbero vincere il prossimo campionato d'Europa".

Il Mancio ha anche detto la sua sulle polemiche nate dalla decisione di aver comunque giocato la partita ribattezzata "del contagio" Atalanta - Valencia: "Dirlo adesso è abbastanza semplice, allora tante persone, comprese gli addetti ai lavori, neanche pensavano che questo virus sarebbe arrivato in Italia…ha spiazzato un po' tutti. Allora si poteva pensare di continuare, anche in tutta Europa si sono trovati nelle stesse situazioni". 

Su come si immagina la ripartenza dopo l'emergenza coronavirus: "Innanzitutto vorrei che fossimo persone migliori, ciò che è accaduto ci ha insegnato tante cose: che si puo' essere i più potenti, i più ricchi, i più belli… però poi arriva un nemico invisibile e ti abbatte come niente. Quindi spero che le persone diventino migliori, che possano diventare più buone: in Italia, in Europa, in tutto il mondo. Non credo sia una cosa semplice ma questa è la mia speranza e poi che si possa tornare a vedere il calcio veramente solo per divertirsi".

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