LA BENEDIZIONE

Milan, Pioli: "Ibra sta bene, è a posto. Noi pronti al riscatto" 

Il tecnico rossonero: "E' un leader, un guerriero: sarà uno stimolo per tutti"

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Non solo Ibra. Ma, intanto, Ibra! Non basterà, probabilmente, a rilanciare da solo il Milan ma intanto la sua esperienza, il suo carisma, la sua voglia di primeggiare saranno utili, se non fondamentali, per dare una sterzata alla stagione sin qui molto difficile dei rossoneri, E, cosa non secondaria, sarà un prezioso alleato per Stefano Pioli nel lavoro quotidiano a Milanello, uno stimolo continuo per la squadra che, dopo il ko pesantissimo di Bergamo con l'Atalanta ha l'obbligo di rialzare subito la testa. Lo svedese è atteso a Milano giovedì per poi essere presentato il giorno successivo: "E' un guerriero, un leader - ha dichiarato il tecnico rossonero al Corriere della Sera - un giocatore carismatico che ha grande senso della responsabilità e grande voglia di vincere. Sarà di stimolo per tutta la squadra, il suo apporto sarà fondamentale. Essendo la squadra più giovane del campionato qualche limite a livello di cattiveria agonistica l’abbiamo riscontrato: Ibra è quel tipo di giocatore, di persona e di leader che potrà aiutarci a colmarlo". 

Pioli ha poi raccontato di aver già sentito Ibra al telefono, ricevendo dallo stesso rassicurazioni sulle sue condizioni fisiche. Lo svedese si è detto carico e pronto a scendere in campo quanto prima. Per il tecnico rossonero sarà fondamentale sfruttare anche le sue doti sotto porta per colmare quel deficit realizzativo che sinora ha penalizzato il Milan, facendone una delle squadre della nostra Serie a con la più bassa percentuale realizzativa. Pioli sa che non ha l'obbligo di raggiungere un piazzamento Champions, ma di certo anche una sua riconferma passa da un 2020 di crescita e risultati: Ibra da solo non basterà, ma il suo peso specifico sarà di certo rilevante.

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