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"Cari napoletani, 12 anni fa sono arrivato in questa città per firmare con l'Ssc Napoli. Oggi non sono qui come calciatore, ma come uomo che si è innamorato di questa città. Per questo voglio ringraziare il sindaco e il Consiglio comunale che hanno reso possibile questo gesto. È veramente un onore che mi tocca molto". Così Dries Mertens nel suo discorso in Comune dopo aver ricevuto la cittadinanza onoraria di Napoli per i suoi meriti sportivi e non solo. "Credo di essere qui non solo per quello che ho fatto in campo, ma soprattutto per come ho vissuto fuori dal campo. Napoli è caotica, rumorosa, a volte un po' sporca ma chi vede solo questo non ha mai conosciuto davvero la città. Per me è la vista sul Vesuvio, sempre lì presente, forte e speciale. Il vero Paradiso è sempre stato qui", ha aggiunto l'ex calciatore azzurro ricordando come "i napoletani non sono appassionati solo allo stadio, ma lo sono nella famiglia e nella vita. Qui ho capito che basta davvero poco per essere felice. Questa città mi ha cambiato dentro e fuori dal campo, mi ha fatto sentire come a casa. È qui che ho costruito la mia famiglia, ho dato a mio figlio un nome tipico napoletano (Ciro, ndr) così porterà sempre con se la storia di questa città. Una storia d'amore e legame vero, Napoli sarà sempre nel mio cuore e da oggi anche io sarò un po' nel cuore di Napoli". "Se oggi sono qui è anche grazie persone molto importanti della mia vita, i miei genitori. Grazie per l'educazione che mi avete dato sempre - ha proseguito commosso - e poi la persona più importante: mia moglie, che nei momenti difficili è sempre stata la roccia della famiglia. Nessuno è perfetto, ma lei ci è molto vicina", ha concluso.