Napoli e il Napoli, quell'amore da ritrovare in fretta

Per la sfida col Cagliari sono attesi solo 10mila spettatori: mai così pochi dalla Serie C

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Non più di 10mila paganti per Napoli-Cagliari. Era dai tempi della serie C che al San Paolo non arrivavano così pochi tifosi per una partita di campionato della squadra azzurra. Sarà per la Juventus che fagocita tutto ormai da otto anni, sarà per l'addio di Sarri che ha lasciato troppi orfani ed un gioco rimasto negli occhi di mezza Europa, sarà che dall'arrivo di Ancelotti il popolo partenopeo si aspettava di più, oppure per questo conflitto intestino che genera rapporti tesi con il presidente De Laurentiis. Sarà per tutto questo, che la passione per il calcio nella terra del Vesuvio ormai sta lentamente sfumando.

Si aspettano tempi migliori, magari una campagna acquisti che possa ravvivare l'entusiasmo, però un ripristino del coinvolgimento popolare deve necessariamente passare attraverso una ritrovata concordia con la proprietà del club azzurro. I biglietti delle Curve messi in vendita a 30 euro contro il Cagliari è sembrata una sfida che il presidente De Laurentiis ha voluto lanciare a quei gruppi di tifosi che gli avevano fatto trovare sui muri di Napoli alcune scritte provocatorie e di forte risentimento. Anche nella partita contro i sardi è annunciata una nuova contestazione, rivolta non solo alla presidenza del club, ma anche nei confronti di quei tifosi che avevano stigmatizzato la restituzione della maglia a Callejon dopo la vittoria di Frosinone. Una larga parte della tifoseria è delusa dal rendimento della squadra ed una parte delle rimostranze è stata rivolta all'allenatore Ancelotti, anche lui preso di mira nei cento metri di striscioni apparsi a sorpresa a Napoli. E' diventato un braccio di ferro, una guerra fratricida alla quale solo De Laurentiis può porre fine con un armistizio che avrebbe come conseguenza un effetto positivo in primis per la squadra. Bisognerebbe fare un piccolo passo indietro, basterebbe davvero poco se il patron piano piano riuscisse ad avvicinarsi nuovamente verso la sua gente, soprattutto verso quelli che più lo stanno contestando.

Basterebbe spiegare loro che negli ultimi otto anni, in Italia è esistita soltanto Madame e, immediatamente dopo, c'è stato il Napoli. Avesse vinto lo scudetto in questo scorcio temporale un'altra squadra diversa dalla Juventus, allora il tifoso del Napoli avrebbe potuto avere tutte le ragioni nel contestare le operazioni del mercato e pure il rendimento dell'organico. Ma non è andata così ed il Napoli è stata la squadra a sottrarre più trofei alla Juventus, rispetto alle due milanesi ed alle romane. La base resta competitiva, però sarebbe auspicabile che fosse De Laurentiis a fare il primo passo, allungando quella mano tesa che tutta Napoli sta aspettando. Altrimenti si resterà in quel limbo dal quale non si riuscirebbe ad uscire fuori in tempi brevi, una terra di mezzo che di contro potrebbe condurre verso un nuovo Eldorado partenopeo. Non ci resta che attendere la mossa del presidente, un atto di conciliazione che permetterebbe al tifo di Napoli di andare oltre la conquista dei trofei e di riempire come un tempo il San Paolo con il solo proposito di spingere la squadra verso la vittoria.