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Napoli, Ancelotti sì o no ma prima AdL riporti la serenità

Di fronte a un malessere così diffuso tra i calciatori e il club, quali benefici potrebbe portare un nuovo allenatore?

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Ci sono ormai pochissime ragioni di natura tecnica per fornire una spiegazione ragionevole alla crisi in cui è precipitato il Napoli. Può una formazione imbattuta in Champions League (primato condiviso con Psg, Bayern, Manchester City, Juventus e Barcellona) giacere languidamente al settimo posto in campionato, con 17 punti di distacco dalla vetta ed a -8 dalla quarta posizione? Razionalmente la risposta è “no”. Però il Napoli non vince da 8 partite e la sconfitta casalinga con il Bologna ha fatto precipitare gli azzurri nel baratro di una situazione ormai difficilmente sanabile. 

 Ancelotti ha annullato il giorno di riposo e ha convocato la squadra per questa mattina a Castelvolturno, con il solo scopo di guardarsi negli occhi e capire cosa sta succedendo. “Perchè non può essere solo colpa mia, ma anche dei calciatori che non stanno dando il massimo”, ha detto ieri sera Ancelotti, con il tono grave di chi potrebbe anche prendere una decisione drastica: se non riceverà dalla squadra le risposte che si aspetta, potrebbe anche decidere di rassegnare le dimissioni. Ma sarebbe un’uscita di scena simile alla resa, di fronte a una situazione diventata troppo ingarbugliata per i rapporti tesi tra i calciatori e il presidente De Laurentiis. Dalla sera del 5 novembre, la notte della sommossa contro il ritiro imposto dal presidente, dopo il pari al San Paolo contro il Salisburgo, è stata avviata una battaglia legale che la dirigenza ha aperto contro i 4 ribelli (per Insigne, Allan, Mertens e Callejon sono state chieste multe che vanno dal 25 al 50%) e gli altri 20 calciatori della rosa, per i quali sono pronte anche le citazioni nel tribunale ordinario per danno all’immagine della società. E’ vero, Ancelotti andrebbe esonerato per non essere riuscito a dare un’identità tattica alla squadra che è stata cambiata in 19 partite su 19, ma di fronte a un malessere così diffuso tra i calciatori e il club, quali benefici potrebbe portare un nuovo allenatore? Probabilmente nessuno, se prima non si arriverà a una pacificazione tra le parti in causa. Non sarà facile ricreare l’armonia nel Napoli, però De Laurentiis dovrà provarci per evitare che questa, iniziata con il proposito di vincere lo scudetto, possa trasformarsi nella stagione più deludente della sua esperienza da presidente del Napoli.

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