OGGI CON AURIEMMA

Il momento del Napoli e quello di Milik

Ancelotti deve ritrovare quella squadra che aveva nettamente battuto il Liverpool

  • A
  • A
  • A

Il momento del Napoli attraverso le parole di Arkadiusz Milik: “Sono rammaricato. Mi mancano gli automatismi e la fiducia in me stesso, ma resto comunque positivo. La formazione migliore? Mi trovo meglio nel mezzo dell’attacco, con Insigne e Mertens che giocano sui lati dell’attaccante centrale. Questa è la mia posizione ideale in base alle caratteristiche che abbiamo”. L’amarezza, la depressione e la voglia, l’indicazione di un modulo diverso: le parole del centravanti polacco devono diventare per l’allenatore Ancelotti lo stimolo per ritrovare il bel Napoli che aveva battuto, nettamente e meritatamente, i campioni d’Europa del Liverpool.

Bisogna ricaricare psicologicamente la squadra. E poco importa sapere quando Milik firmerà il nuovo contratto con il club azzurro, un argomento importante ma non il più importante in questa fase della stagione. Oggi nel Napoli conta ritrovare la serenità, la condivisone del progetto da parte del gruppo, questo spirito solidaristico che consente di superare gli ostacoli sportivi più complessi e che avevano garantito ad un Napoli di qualche anno fa, quelle imprese che sembravano impossibili sul piano agonistico. Il colloquio servirà, quando i 12 nazionali saranno tornati a Castelvolturno, per ritrovare il senso del “noi” che oggi sembra essersi smarrito. Parlare, tutti, anche per scegliere la soluzione più adatta alle caratteristiche tecniche dell’organico. L’idea di un attacco formato da Insigne-Mertens-Milik, così candidamente sollecitata dal bomber azzurro, rappresenta la conferma di quanto il sistema (o i sistemi) di gioco utilizzati finora, non soddisfano per intero i protagonisti e fa il paio con l’idea reclamata più volte dallo stesso capitano, quando chiedeva di giocare largo a sinistra nella prima linea del Napoli. La formula del 4-3-3 torna ad essere primaria attraverso la voce, sommessa ma decisa, dei vari interpreti presenti nella squadra e si scontra con quello adottato finora da Ancelotti. Il Napoli non potrà essere considerato fuori dalla corsa scudetto dopo solo sette giornate di campionato, purchè l’allenatore riesca, anche grazie alla sua lunga esperienza, a trovare il vestito tattico giusto per questa squadra di ragazzi in preda ad una preoccupante depressione.

Commenta Disclaimer

I vostri messaggi 0 comments