Il bene del Milan, ad ogni costo

Giorni bollenti tra la decisione dell'Uefa e il mercato

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Tra Uefa, Europa League a cui rinunciare in cambio di un anno in più per raggiungere il break even, insediamento di Boban e Massara e calciomercato, non bisogna perdere di vista un semplice concetto: il Milan è il Milan e viene prima di tutto.

E' da ieri sera che molti tifosi rossoneri sono restati di sasso alla notizia di un possibile "maxi agreement" (passatemi il termine) con la Uefa che porterebbe ad una esclusione dall'Europa League in cambio di un anno in più per raggiungere il break-even (punto di pareggio di bilancio). Sorpresa per tanti, ma non per chi mi sta seguendo costantemente nell'avventura su queste pagine. Riparto infatti dall'editoriale del 22 maggio dove scrivevo chiaramente: "nei prossimi giorni ci sarà un incontro di Gazidis (che ripetiamo per l'ennesima volta, non è un mostro cattivo che lavora per indebolire il Milan..) con l'Uefa e potrebbero arrivare le prime risposte concrete, il Milan poi in base al piazzamento (Champions o Europa League) deciderà quale strategia attuare".

Esatto, le stesse due strade da seguire di cui ho parlato sul mio account twitter, una strategia precisa e netta in caso di Champions League, un altro tipo di trattativa con l'Uefa in caso di Europa League. Semplificando ed estremizzando al massimo? In caso di Champions il gioco vale la candela, l'Europa League invece è (seppur a malincuore) sacrificabile in nome di un percorso che deve portare al più presto a scalare le famose due montagne: quella sportiva e quella economica. Ricordo con un po' di amarezza qualche sfottò qua e là, quando l'Ad Ivan Gazidis nel post Spal Milan aveva dichiarato "il prossimo anno prenderemo parte all'Europa League", e chi aveva parlato di doppia strategia era stato invitato a dover "chiedere scusa", ma il tempo è sempre galantuomo. Poi magari oggi comunicheranno che il Milan l'Europa la farà e dovrò rimangiarmi tutto, ma sono abbastanza convinto (da almeno un mese) di ciò che continuo a ripetere: due strade, due strategie e due trattative con la Uefa diverse.

A Radio rossonera mi confronto ogni santissimo giorno con i tifosi del Milan, ed è sempre un onore ed un'emozione, capisco benissimo lo sgomento nel dover rinunciare a quello che per anni è stato l'habitat rossonero. Ho ben chiaro che sia difficile comprendere di come sia cambiato il calcio, ma il Milan per tornare ad essere sul tetto del mondo deve per forza passare da determinati step: uno di questi è il rimettere i conti in ordine, per poi poter investire in massima serenità.

Il mercato comunque va avanti, i programmi non cambiano, certo magari ci potrà essere un briciolo di libertà in più, ma la linea da seguire l'ha dettata Ivan Gazidis nella sua prima (e unica) intervista. Il primo colpo di mercato è già arrivato, parliamo di Rade Krunic. Caldeggiato dal ct della Bosnia Prosinecki al suo grande amico Boban, il buon Rade ieri ha svolto le visite mediche e l'idoneità sportiva, per poi andare a firmare a Casa Milan: si parla di contrato di 4 o 5 anni, aspettiamo le ufficialità. Ieri è tornato a Milano anche Zvone Boban, giornata a Casa Milan al fianco di Paolo Maldini (e Massara) ad incontrare agenti e procuratori: è stato il turno del "solito" Beppe Riso con cui si è parlato di Sensi che non è ancora per nulla un'operazione chiusa, anzi. Dopo Riso è arrivato  Daniele Piraino, agente tra gli altri di Diawara, che all'uscita da Casa Milan ha confermato le buone impressioni sulla "nuova" dirigenza e non ha voluto rilasciare dichiarazioni sul suo assistito.
Insomma, si comincia a ballare sul serio: questa settimana verrà ufficializzato anche l'allenatore, Marco Giampaolo. Contratto biennale con opzione sul terzo anno per lui, ci potrebbe volere un poù più di tempo invece per Massara, a quanto filtra da ambienti romani.

I tifosi vogliono una grande squadra, ma il Milan deve ripartire step by step, la volontà è quella di rafforzare questa squadra, in dirigenza le idee sono chiare e il team formato da Maldini, Boban, Massare e Moncada (ha scalato parecchie posizioni..) lavora costantemente per trovare i tasselli giusti. Uno di questi potrebbe essere Nikola Moro, per assurdo il Milan lo avrebbe virtualmente in mano, deve solo decidere se chiudere il colpo o utilizzare i soldi in altra maniera. C'è la tentazione Pellegrini della Roma che il Milan segue da parecchio tempo, clausola a 30 milioni pagabile in due esercizi, ma che è ancora in trattativa per un rinnovo con i giallorossi. Ma il nome chiesto da Giampaolo in caso di sforzo da parte del club di Via Aldo Rossi è quello che risponde a Lucas Torreira: nonostante le smentite di rito dell'entourage, gli ammiccamenti e i contatti non sono mancati. L'idea di tornare in Italia al buon Lucas non dispiacerebbe, ma di mezzo c'è uno scoglio arduo da superare e si chiama Arsenal, anche se Gazidis e i suoi buoni uffici..chissà, lo scopriremo. Inutile avventurarsi troppo, conviene per chi racconta il mercato del Milan, navigare a vista e limitarsi a raccontare i fatti, concreti, perchè di invenzioni se ne leggono fin troppe.
I tifosi del Milan non vanno illusi, anzi, senza sapere nemmeno chi ci sarà in campo l'anno prossimo stanno andando a rinnovare la tessera cuore rossonero per poi abbonarsi, i tifosi del Milan comprendono benissimo le situazioni e vanno rispettati e magari - quando si lascia il club - vanno almeno salutati..(e vale per tutti, nessuno escluso).
Il Milan è il Milan e viene prima di tutto.

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