Cuore tifoso, i veri anti-Juve sono questo Var e lo “spauracchio” Icardi!

Le rivali non si sono rinforzate, ma ci sono due possibili pericoli per lo scudetto bianconero

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La prima giornata di campionato è in archivio, finalmente è ripartito il calcio che conta. La Serie A italiana è quel torneo dove giocano 20 squadre e, almeno da 8 anni consecutivi a questa parte, la Juve vince. Quella Juve che nel corso dell’estate ha dato vita ad una vera e propria rivoluzione “cacciando” l’allenatore pragmatico degli ultimi 5 scudetti consecutivi, Massimiliano Allegri, e scegliendo al suo posto il professor spettacolo Maurizio Sarri. Vincere solamente evidentemente non bastava più, adesso si punta a farlo anche giocando bene.

Per ora, ovviamente, tutto questo spettacolo non si è visto ma è chiaramente nella norma, assolutamente preventivabile. Con i problemi di salute del Mister (a cui auguriamo di rimettersi al più presto) e soprattutto con le evidenti difficoltà di mercato evidenziate dalla coppia Paratici-Nedved in quest’ultimo mese è assolutamente naturale vedere il cartello “Lavori in corso” esposto in bella vista. Ci vorrà tempo (non poche settimane ma mesi…) prima di vedere i risultati di questa svolta, di questo cambio epocale, di questa inversione di rotta imboccata dalla Vecchia Signora. Tempo di assestamento ed adattamento in cui la Juventus potrebbe lasciare, nel frattempo, anche qualche punto prezioso per strada. Chi ne potrebbe approfittare di più tra le avversarie?

È diminuito il Gap tra la squadra di Andrea Agnelli e il resto delle concorrenti? Ad oggi, sulla carta, non sembra. Certo, il Napoli ha rinforzato sicuramente la difesa con l’acquisto di Manolas ma per il resto non sembra aver accorciato di molto la distanza dalla Juventus. Anzi. Senza i clamorosi errori arbitrali (soprattutto da parte del Var) di sabato sera, evidenziati anche da Graziano Cesari nel corso di “Tiki Taka”, la squadra partenopea avrebbe già perso contatto da quella bianconera.

Il Var, che nella sfida tra Parma e Juventus è andato a scovare il millimetrico fuorigioco di CR7, ha invece graziato clamorosamente il Napoli e Mertens. Più della vittoria della squadra di Ancelotti, nella prima giornata, ha colpito proprio questa differenza di utilizzo della moviola in campo. Resterà solo un caso sporadico?

Se non è il Napoli l’anti-Juve però, chi allora? A leggere la stampa ed ascoltare i media, senza alcun dubbio, l’Inter di Antonio Conte. Ma, allenatore a parte, non sembra che siano approdati poi tutti questi fenomeni a Milano. La vittoria in goleada contro il neopromosso Lecce non deve illudere, l’Inter ha un grande problema in casa è si chiama Mauro Icardi. La presenza del suo procuratore in tv può far perdere la serenità persino a Beppe Marotta, solitamente invece pacato e tranquillo.

E c’è qualcuno a Torino che vorrebbe liberare l’Inter di questo evidente “peso” andandosi a portare il problema in casa addirittura sacrificando Dybala (il secondo giocatore più forte del torneo a sentir Paolo Condò) in un folle scambio che rischierebbe davvero di cambiare le gerarchie altrimenti ampiamente delineate in questo campionato. La vera anti-Juve, ad oggi, va ricercata quindi fuori dal campo, tra Var e mosse autolesionistiche sul mercato. Senza fattori esterni, l’enorme gap del campo è ancora troppo evidente per essere colmato in così pochi mesi.

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