OGGI CON BORZILLO

Cuore tifoso Inter: tra scintille, dinamite, presente e futuro

Antonio Conte a 360 gradi prima di Sassuolo-Inter

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La trasferta col Sassuolo, lo sappiamo un po’ tutti, è una di quelle partite fastidiose a cui non sai dare una spiegazione; perché sì, qualche volte i neroverdi li abbiamo pure strapazzati, ma spesso e volentieri sofferto le pene dell’inferno lasciandoci le penne, calcisticamente parlando. Il Sassuolo è una di quelle famose “bestie nere” che rendono fastidioso il sonno di ogni tranquillo tifoso interista, ammesso che esista un tifoso interista tranquillo. Per alcuni incontrare gli emiliani immediatamente dopo la sosta per le nazionali - la fantastica sosta che ci ha privato di Sanchez e D’Ambrosio oltre al rientro tardivo di Vecino e Godin per le due interessantissime amichevoli col Perù, la seconda giocata mercoledì 16 con gli interisti in campo per tutti i novanta minuti – è quanto ci peggio ci potesse capitare. Personalmente, al contrario, non vedo l’ora di vedere l’Inter in campo per capire con quale cattiveria agonistica vivrà la partita, come vorrà riscattarsi dal doppio passo falso, dopo aver combattuto testa a testa, con Barcellona e Juventus.

Antonio Conte, in conferenza stampa, ha dato una lettura ben definita e della gara dell’ora di pranzo e, soprattutto, di ciò che sta accadendo intorno ai nerazzurri; l’infortunio di Sanchez, il presente e il futuro interista che ruoterà certo intorno ai nomi di Bastoni ed Esposito, la suggestione Ibrahimovic, il mercato. Quindi, per quel che abbiamo capito o tradotto, Conte riproporrà il classico tre-cinque-due che ha consentito ai nerazzurri di collezionare sei successi e vantare la miglior difesa del campionato. Con Bastoni titolare e Godin, appena rientrato dal viaggio transoceanico, in panca. Skriniar verrà spostato sul centro destra, il lato che preferisce, con De Vrij a comandare il terzetto.

L’allenatore nerazzurro, poi, ha distribuito caramelle al miele appena si è nominato Ibra; ma, sensazione soggettiva, semplice cortesia verso un grande campione che, forse, non serve all’Inter attuale. A proposito di mercato credo Conte sia rimasto scottato, fino ad oggi, esclusivamente dalla gara con lo Slavia Praga, unica nota stonata in una esecuzione dell’orchestra interista fino ad oggi pressoché in linea con le aspettative del proprio allenatore; quindi dubito di chissà quali interventi ci saranno a gennaio. Perché, se si tratta di riparare, all’Inter fino ad oggi non mi sembra ci sia qualcosa di rotto. E comprare tanto per comprare non appartiene alle idee della nuova proprietà.

Vero, forse non siamo ancora dinamite, perlomeno non quella dinamite che vuole Antonio Conte; ma, altrettanto certamente, non siamo scintilla. Sotto col Sassuolo.

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