OGGI CON BORZILLO

Cuore tifoso Inter: il top player nerazzurro  

Per Marotta il vero colpo di mercato è Antonio Conte

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Chiuso, fermé, closed, geschlossen, cerrado. Finalmente. Perché questa cosa del mercato che va avanti fino ad inizio settembre è noiosa, fastidiosa, controproducente e fuori dal mondo. Ma tant’è, così è stato deciso e auguriamoci in un cambio di direzione la prossima estate. Quindi campagna trasferimenti terminata in casa nerazzurra, è tempo di tirare le somme. Che lo fanno un po’ tutti, quindi per qual motivo non giocare pure noi?

Personalmente, dovessi dare un voto a ciò che è stato fatto questa estate, sarei propenso all’otto, anche se mi sarebbe piaciuto poter arrivare al nove ma, stante la mancanza cronica di un centrocampista in grado di far svoltare la squadra, sono costretto a restar fermo sulla mia decisione pregressa. Oh, intendiamoci, un mercato così non si vedeva dai tempi del triplete e di Mourinho, con una sostanziale differenza; l’Inter del 2010 era una squadra vincente, abituata al successo, che abbisognava di qualche ingresso top per centrare il grande obbiettivo. Quella della passata stagione era, al contrario, una formazione non vincente, figlia di un quadriennio trascorso all’ombra del settlement agreement, da ricostruire negli interpreti e nella fiducia in sé stessi. Suning, che ha fatto e sta facendo molto per i colori del cielo e della notte, ha compreso perfettamente le lacune nerazzurre ed ha messo sotto contratto Beppe Marotta, dal mio punto di vista il miglior dirigente calcistico italiano, lo scrivo e lo dico da anni quindi non mi tacciate di campanilismo e faziosità. Marotta, dopo un periodo di ambientamento più che comprensibile, ha messo le mani nella torta interista iniziando dal capo delle operazioni sul campo, dal nocchiero dell’equipaggio; e si è assicurato Antonio Conte, che non credo necessiti di presentazioni. Quindi, con scelte in parte impopolari, ha iniziato l’opera di ricostruzione, in collaborazione con l’allenatore; collaborazione totale aggiungerei, altrimenti qualcuno potrebbe cercare frizioni presunte laddove non ne esistevano e non ne esistono. I due, insieme ad Ausilio, hanno concertato tutte le cessioni e gli acquisti, questi ultimi scelti direttamente da Conte. E ci si è spinti fin dove si poteva, sia chiaro, perché la proprietà desidera – anzi, diciamo che il desiderio è un obbligo vero e proprio – che l’Inter sia in grado di funzionare da sola.

Quindi manca il centrocampista? Vero, sono il primo a pensarlo. Ma, se girate questa domanda a Marotta, cosa peraltro già fatta, vi risponderà: “Il nostro top player? Semplice, Antonio Conte”.

Alla prossima.

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