CONTRASTI

Non escludo il ritorno

La storia d'amore tra Franco Califano e l'Inter

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Partiamo dal 2006 quando l’Italia vinse i Mondiali e i reality show erano qualcosa di relativamente nuovo. In uno di questi, legato al mondo della musica (Music Farm, in onda per tre edizioni su Rai 2), le telecamere notturne riprendono alle 3 di notte un uomo che, rigirandosi incosciente in un sonno profondo e un in letto troppo piccolo, rompe il silenzio dicendo: “La formazione dell’Inter te l’ho detta? Toldo, Zanetti, Materazzi, Cordoba e Wome”. Questo uomo inquieto, qualche notte dopo sempre e rigorosamente nel sonno, dirà: “Enricuccio, te lo devo dire. Questa Inter mi sta rompendo i coglioni”. Quell’uomo che di notte prende un’altra vita e un’altra forma risponde al nome di Franco Califano, Califfo per i suoi fans, come lui spesso amava dire stressando la s finale per dare l’idea della moltitudine.

Per lui tifare inter era qualcosa di subconscio. Quasi un’allucinazione che esce nel sonno quando le difese della razionalità si sono abbassate. Califano, che oggi avrebbe compiuto 83 anni, non ha del resto niente di razionale e il suo tifo per l’Inter rappresenta, sempre in maniera viscerale, l’estremo di una vita fuori programma. Senza ripercorrere le gesta e la biografia (agiografia per alcuni) del Califfo, quello che qui si vuole creare è una playlist amorosa – come il discorso sull’amore di Roland Barthes – dove le canzoni del cantautore romano trovano corrispondenza nella sua amata Inter.

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