La squadra di Ceausescu

Il Viitorul Scornicesti per capire il regime rumeno

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Fino al 1989 la cittadina di Scornicesti era famosa. Il piccolo villaggio di origine tatara, situato nell’antica regione della Valacchia, nel gennaio del 1918 aveva dato i natali a una delle figure più emblematiche della storia rumena: Nicolae Ceausescu. In principio non si chiamava neanche così, bensì Tătărăi, almeno fino al 1965, quando il “genio dei Carpazi” divenne il primo segretario del Partito Comunista Rumeno. Desideroso di cancellare ogni traccia del suo passato, povero e contadino, nei primi anni del suo mandato Ceausescu trasformò drasticamente il volto della nuova cittadina.

Le abitazioni dei braccianti furono sostituite dagli alloggi destinati alla classe operaia e i campi lasciarono il posto alle nuove fabbriche impiegate nella piccola industria meccanica e tessile. Rimase solo qualche vecchia abitazione, tra cui quella del dittatore stesso, ancora oggi mèta dei pellegrinaggi di nostalgici e simpatizzanti del vecchio regime comunista. Destinato a rappresentare un modello di villaggio socialista, Scornicesti diventò piuttosto un piccolo regno feudale, collegato direttamente al potere centrale e amministrato dalla sorella del conducator, Elena Ceausescu, e da suo marito Vasile Barbulescu, detto Lica.

 

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