La sicurezza nelle moto è una questione aperta

Nelle cilindrate minori è una mattanza

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La notizia del weekend di Misano, oltre al congedo di Valentino Rossi dal pubblico italiano, è che FIM e Dorna hanno preso di petto la questione sicurezza. Dalla stagione 2023, l’età minima per correre il motomondiale passerà da 16 a 18 anni. Misure più severe già dal 2022 nelle Talent Cup (European, British, Northern e Asia), dove è consentito l’accesso dai 13 anni in su per un massimo di 30 piloti in ogni gara. L’età sale anche nella Red Bull Rookies Cup (14 anni) e nel Cev di Moto3 (15 anni e 32 moto in pista). Nella SuperSport 300, il limite minimo di età sarà portato da 15 a 16 anni, con in griglia un massimo di 32 piloti.

Per la stagione 2022 sarà concessa un’eccezione ai piloti che sono già entrati nella stessa classe nel 2021 per consentire loro di continuare a correre. Già numerose le reazioni dal paddock. Carlo Pernat, manager di lungo corso, ha rivolto un plauso all’innalzamento dell’età nelle classi minori ma si è detto perplesso sul motomondiale per soli maggiorenni: «Questo in passato ci avrebbe privato di quasi tutti i grandi campioni. A partire da Valentino, che aveva esordito in 125 all’età di 17 anni», ha detto a Repubblica.

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