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Innamorati dell'Hellas Verona

Il calcio frugale di provincia che fa invidia agli spendaccioni

01 Dic 2020 - 08:52

C’è una bella storia in serie A. In campo e in ufficio. C’è un club che spende poco, e soprattutto in modo oculato, lancia giovani talenti, tiene i conti in ordine e rispetta puntuale le scadenze. Cos’è, siamo su Marte? No, più semplicemente a Verona, dove si fa calcio frugale di provincia da far invidia agli spendaccioni metropolitani che oggi remano in un mare agitato dai debiti. Al 30 giugno 2020, il bilancio del club del presidente Setti si è chiuso con un utile di 8.275.111 euro. Cifra record nella storia dell’Hellas.

In un passato nemmeno poi tanto lontano, i suoi bei grattacapi la società li ha avuti, ma evidentemente da quelle parti la lezione è servita, se hanno fatto di necessità virtù e hanno compreso che fare calcio con i piedi per terra, in fondo, si può. Alle casse giovano le plusvalenze ricavate dalla cessioni di Amir Rrahmani al Napoli e Sofyan Amrabat alla Fiorentina: arrivati da perfetti sconosciuti, i due sono stati protagonisti di una grande stagione. Bravo il giovane ds D’Amico a pescarli, altrettanto bravo l’allenatore Ivan Juric a metterli nelle condizioni di emergere.

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