Il segreto di Christophe Galtier

L'allenatore campione di Francia con il Lille sta facendo miracoli anche a Nizza

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Il gol di Delort contro l’Angers al 91’ dice moltissimo di Christophe Galtier, l’allenatore del miracolo Lille che si sta ripetendo al Nizza – secondo in Ligue 1 dietro al PSG. Non è la prima volta che Galtier ribalta una partita quest’anno – era già accaduto col Lione a fine ottobre, da 0-2 a 3-2 con tre gol dei nizzardi negli ultimi dieci minuti di gara –, non sarà l’ultima nella quale l’esultanza dei giocatori dopo un gol in extremis verrà dedicata in un abbraccio commosso e collettivo al proprio allenatore. Galtier è a Nizza da pochi mesi, ma sembra conoscere i suoi ragazzi da decenni.

Le parole sono importanti e Galtier sa come usarle: «non sono venuto per godermi il bel sole e il mare cristallino», dice alla prima intervista da allenatore del Nizza. Il suo sguardo è serio, ma dolce. Allenatore-marinaio, ha scelto Nizza preferendola a Napoli, altra costola portuale del Mar Mediterraneo. I suoi occhi, celesti come la neve al tramonto, rivelano un’acutezza di pensiero che non cede mai all’imprevedibilità degli eventi. La mimica facciale è quella del generale che vuole nascondere ai soldati il turbamento suscitato dalle emozioni. Le partite, se non «resti nel match», non le decidi al 90’. E il supergol di Delort, seguito da un’esultanza incontenibile verso il proprio allenatore, ne è la più fulgida testimonianza. È il timbro di un lavoro, prima che tattico, psicologico.

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