Logo SportMediaset
In evidenza

Seguici anche su

VERSO ITALIA-ISRAELE

Verso Italia-Israele, Mancini: "Gattuso ci fa spingere al massimo, un buon gruppo è fondamentale"

Il difensore della Roma: "Israele è una squadra insidiosa, non commetteremo gli errori dell'andata"

13 Ott 2025 - 16:03

Con Alessandro Bastoni squalificato, una maglia da titolare al centro della difesa per Italia-Israele è destinata a Gianluca Mancini. Il difensore della Roma non si fida di un avversario che poco più di un mese prima ha costretto gli Azzurri a un clamoroso 5-4 nel recupero: "Sono insidiosi, soprattutto in attacco" ha commentato in conferenza stampa.

Contro Israele l'Italia di Gattuso vuole chiudere il discorso qualificazione almeno per i playoff da affrontare poi a marzo: "Dobbiamo giocare questa sfida come se fosse una finale - ha continuato Mancini -, ancora di più visto che indossiamo questa maglia che porta motivazioni e responsabilità. Israele è una squadra tosta, lo abbiamo già visto e sappiamo a cosa andiamo incontro".

Proprio in Ungheria, nel match d'andata, la fase difensiva degli Azzurri finì sotto accusa: "Fu una partita folle, al minuto 86 stavamo vincendo 4-2 e ci siamo fatti rimontare da polli. Sappiamo cosa abbiamo sbagliato e proveremo a non ripeterlo". Con Gattuso ct il difensore della Roma è tornato nel giro della Nazionale: "Questa maglia è il sogno di ogni bambino, sono davvero orgoglioso e ho sempre fatto quello che ritenevo giusto. Spero di restare nel giro il più a lungo possibile, poi le scelte le fanno i ct".

Con il nuovo selezionatore l'Italia sembra voler puntare su uno spirito di squadra ancora prima che su schemi e tattiche: "Questo aspetto conta moltissimo - ha precisato Mancini -. Per iniziare un percorso insieme tenere in mano il gruppo è fondamentale. I grandi successi derivano da grandi gruppi, bisogna allenarsi faticando ma con il sorriso e mister Gattuso ci fa spingere forte. Parla con noi e ci capisce, ci mette nelle migliori condizioni per rendere in campo".

Il cammino verso il Mondiale passerà quasi sicuramente dai playoff per la terza volta consecutiva. Le due precedenti sono andate male: "Intanto la matematica non ci condanna... Non mi sono mai sentito più forte di nessuno, ogni partita va giocata. Pensiamo a noi stessi e vedremo. Israele è una nazionale preparata, specialmente in attacco e dovremo stare attenti".