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Schiaffo della Norvegia a Israele, incasso del match devoluto a Medici Senza Frontiere per Gaza

La Federazione norvegese ha annunciato l'iniziativa che ha già raccolto i primi fondi per Gaza

15 Set 2025 - 19:19
 © Getty Images

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Sul campo Norvegia-Israele del prossimo 11 ottobre sarà un match valido per la qualificazione ai Mondiali 2026, ma la testa è a Gaza. Come già successo con l'Italia, la sfida porta con sé numerose polemiche che però la Federcalcio norvegese (NFF) ha spento sul nascere annunciando un'iniziativa che porterà di certo migliaia di tifosi sugli spalti dell'Ullevaal Stadion di Oslo. In occasione della sfida, infatti, la NFF ha annunciato che devolverà l'intero incasso a Medici Senza Frontiere, con i fondi raccolti che saranno destinati agli interventi di emergenza dell’organizzazione umanitaria a Gaza e nelle aree circostanti colpite dal conflitto.

Lise Klaveness, presidente federale, ha spiegato la decisione: "Viviamo un momento storico in cui non possiamo restare indifferenti. Come membri di FIFA e UEFA dobbiamo affrontare Israele sul campo, ma non possiamo ignorare le sofferenze umanitarie in Medio Oriente. Per questo motivo abbiamo deciso di devolvere l’incasso a Medici Senza Frontiere, che ogni giorno salva vite a Gaza. È un’iniziativa straordinaria e speriamo che anche altri attori del business possano unirsi al nostro sostegno per Medici Senza Frontiere".

Entusiasmo e orgoglio per Lindis Hurum, segretaria generale di Medici Senza Frontiere Norvegia: "Il calcio unisce le persone anche nei contesti più difficili. L’impegno internazionale della NFF per chi vive povertà, conflitti e discriminazioni riflette la nostra missione: salvare vite e alleviare la sofferenza senza distinzione di religione, origine, genere o colore della pelle".

E l'iniziativa è partita col piede giusto, perché uno dei maggiori gruppi di investimento norvegesi ha deciso di sostenerla donando 3 milioni di corone norvegesi (circa 260 mila euro), una cifra aggiuntiva rispetto ai proventi del match. L’azienda ha scelto di rimanere anonima. Un gesto nobile, non isolato e donazioni passate da oltre 500mila corone per sviluppare un progetto calcistico per bambini a Gaza, in collaborazione con la Federcalcio palestinese.

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