VERSO MILAN-CELTIC

Milan, Pioli: "Che emozione tornare, contro il Celtic serve una grande partita"

Il tecnico rossonero di nuovo in panchina dopo la negativizzazione, si prepara ad affrontare il Celtic: "Dalla TV capisco chi critica. Ibra e Leao? Difficile rivederli già contro la Samp"

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Stefano Pioli torna a Milanello e, contro il Celtic, riassaporerà anche la panchina dopo quasi tre settimane di assenza causa Covid: "Sono emozionato - ha ammesso il tecnico rossonero - Quando ho saputo della negatività ho faticato a prender sonno perché non vedevo l'ora di tornare. È stata dura, ma la tecnologia mi ha dato una mano. Il Celtic? Ci aspettiamo un avversario determinato, servirà essere una squadra seria e fare una grande partita". Poi una battuta sulle condizioni di Ibrahimovic e Leao: "Li monitoriamo giorno per giorno, forse rivederli già domenica contro la Samp è presto...".

LA CONFERENZA DI PIOLI

Sul ritorno all'attività

"Sono emozionato, mi è mancato tanto il quotidiano. Sono stati 18 giorni lunghi e ieri sera, quando mi hanno comunicato la negatività, ho fatto fatica a prender sonno, perché non vedevo l'ora di poter tornare. Devo dire grazie al club, perché hanno migliorato velocemente tutte le tecnologie per poter lavorare a distanza, grazie a tutti i tifosi che mi hanno sostenuto e supportato in questo momento particolare, un grazie immenso alla squadra perché mi ha reso orgoglioso e grazie a chi mi ha sostituito. Son stato fortunato perché ho avuto qualche sintomo, ma ho preso il Covid in modo leggero. Ciò non toglie che dobbiamo mantenere alta la guardia, con distanziamento e mascherine. Potremo abbassarla solo quando ci sarà una cura".

Sul miglioramento della squadra in fase di gestione

"Noi vogliamo sempre provare a fare le partite. Non dobbiamo smettere di provare a comandare il gioco, ma dobbiamo anche saper gestire quando è il momento. Saper soffrire e saper restare compatti. È una tappa di crescita importante. In ogni caso dobbiamo continuare a essere pericolosi, provando a farlo per tutta la partita, perché ne abbiamo le possibilità".

Sulla videochiamata dopo Milan-Fiorentina

"Chiaramente stando a casa abbiamo fatto tutto il necessario per farmi rimanere vicino alla squadra in tutti i momenti quotidiani. La videochiamata l'abbiamo sempre fatta a fine partita, con staff e giocatori. Mi sembrava opportuno mantenere questo rapporto. Posso dire che lo smartworking non funziona, perché ho lavorato molto più da casa che dal campo, però vedere i giocatori dal vivo è un'altra cosa".

Sul Celtic e le critiche nei confronti di Lennon

"Ho stima e rispetto per il mio collega. So che sta facendo un buon lavoro. Succede nel nostro ambiente di non avere dei risultati, ma il Celtic ha sempre fatto delle buone prestazioni. Ci aspettiamo un avversario determinato, dobbiamo essere una squadra molto seria domani, anche perché non abbiamo ancora centrato la qualificazione. La partita di domani dovrà essere giocata molto bene, perchè il Celtic ci può creare delle difficoltà".

Sull'impatto che le contestazioni possono avere sugli avversari

"Purtroppo queste situazioni fanno parte del nostro ambiente. Credo che quando succedono le squadre trovano ancora più determinazione e quindi sono sicuro che troveremo una squadra vogliosa. Dovremo essere molto preparati".

Sulle prestazioni della squadra senza di lui e senza Ibra

"Sicuramente la squadra è più consapevole delle proprie qualità e delle proprie possibilità. I risultati e le prestazioni hanno dato convinzione Sappiamo di avere ancora ampi margini di miglioramento e dobbiamo continuare a lavorare per poter crescere".

Sui difetti notati a distanza

"Guardando le partite alla televisione, con la visuale dall'alto, capisco un po' di più chi sta davanti alla tv e che critica facilmente. Dalla tv qualche errore fai più fatica a sopportarlo. In partita sono più positivo e propositivo, a casa mi sono trovato un po' più nervoso. La squadra ha fatto prestazioni positive, con qualche difficoltà, come è normale all'interno della partita".

Sulla necessità di fare turnover

"Abbiamo cominciato un periodo in cui giocheremo 10 volte in un mese. Giocando da squadra possiamo sentire meno la fatica e recuperare bene. Ho sempre fatto dei cambi da una partita all'altra, credo sia essenziale per mantenere alto il livello di performance sia atletica, sia tattica sia mentale. Ora dobbiamo stringere i denti, perché la partita di domani sera è molto importante, ci può avvicinare a uno degli obiettivi che abbiamo in testa, che è quello di superare i gironi di Europa League".

Sulle condizioni di Bennacer, Castillejo, Leao e Ibrahimovic

"Bennacer e Castillejo stanno bene e sono entrambi disponibili. Per quanto riguarda Leao e Ibra guardiamo giorno per giorno. Forse riaverli già domenica è un po' presto, però valutiamo bene, manca ancora qualche giorno".

Sulle ansie da assenze in attacco e i possibili interventi sul mercato di gennaio

"Io dico che già la vita è complicata e difficile, non serve farsi venire ansie se non ce n'è bisogno. Quando hai a che fare con più defezioni in un singolo reparto è normale andare in difficoltà, in qualsiasi reparto. Abbiamo le capacità di poter sopperire alle mancanze, abbiamo recuperato Castillejo e Saelemaekers. Chiaro che l'assenza di giocatori nello stesso reparto ci abbia tolto qualcosa in termini di rotazioni. Ci sono anche Colombo e Maldini, che sono sicuro che sapranno farsi trovare pronti quando avremo bisogno di loro. Spero di avere tutta la rosa a disposizione per poter fare le scelte migliori".

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