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MONACO

Monaco, Pogba si presenta e lancia una frecciata alla Juve: "Sono pronto dopo due anni di solitudine"

Duro anche il preparatore del centrocampista francese: "Mai visto così triste, ho pianto anche io"

30 Giu 2025 - 18:23

Dopo l'annuncio ufficiale del suo ingaggio sono arrivate anche le prime parole di Paul Pogba come nuovo calciatore del Monaco. Il francese, che nella prossima stagione tornerà a giocare dopo lo stop per il caso doping, non ha risparmiato una frecciatina alla Juventus, con cui ha rescisso il contratto nel novembre 2024: "Ci sono delle fasi - ha spiegato l'ex bianconero presentandosi ai canali ufficiali del club -. La prima è quella di ritrovare il giusto feeling, quella sensazione di essere in campo. Poi tornare nella migliore forma possibile per aiutare la squadra al meglio delle mie possibilità. Certo, stare da solo per due anni... Allenarsi da solo non è la stessa cosa che stare in gruppo. Ci sarà un programma personalizzato per ritrovare il giusto feeling. Io comunque mi sento bene, sono ottimista e super determinato. Non vedo l'ora di stare in gruppo, di giocare, di tornare in campo".

IL PREPARATORE: "HO PIANTO ANCHE IO, MAI VISTO PAUL COSÌ TRISTE"

Della sua nuova avventura ha parlato anche Roger Caibe Rodriguez, il preparatore atletico venezuelano che ha aiutato Pogba a tenersi in forma nel periodo di sospensione: "Quando l'ho visto, ho pianto anch'io - ha detto a RMC Sport -. Sì, ho pianto, di gioia, davvero. Da quando conosco Paul, non l'ho mai visto così triste. Non è uno che piange facilmente. Per lui provare quel momento di gioia è stato come se tutto il suo duro lavoro fosse stato ripagato. Ore di allenamento in solitaria, ore di allenamento al caldo, al freddo o sotto la pioggia, senza scuse. Era lui che diceva a se stesso: 'ce la posso fare, ce la posso fare, ce la posso fare'. Ed ero così felice di vedere che ce la stava facendo e che sarebbe tornato al calcio, ciò che ama di più al mondo, dopo la sua famiglia. Immagina che ti venga portato via ciò che ami di più. Il tuo lavoro, il tuo piacere, ti viene portato via. È come un bambino che ama il calcio e lo sport: immagina che gli venga portato via il suo giocattolo. Finalmente lo ha riavuto, ed è per questo che lo trovo gioioso". 

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