A Twickenham i Wallabies sconfiggono 29-15 i Pumas e conquistano la quarta finale della loro storia. Sabato c'è la Nuova Zelanda
E' Nuova Zelanda-Australia la finale dei Mondiali 2015 di rugby. A Twickenham, nella seconda semifinale, gli Wallabies sconfiggono con un sofferto ma meritato 29-15 un'infinita Argentina e conquistano l'ultimo atto della rassegna per la quarta volta nella storia. Finale inedita tra due nazionali capaci di conquistare complessivamente quattro delle sette edizioni dei Mondiali: sabato alle ore 17, sempre a Twickenham, la sfida più attesa.
Faticaccia per gli All Blacks, faticaccia anche per i Wallabies. Nella prima semifinale di Twickenham la Nuova Zelanda aveva dovuto lasciare sul terreno di gioco tutte le proprie energie per avere la meglio con un sofferto 20-18 del Sudafrica; anche l'Argentina rende onore alla propria fama di squadra dalle mille risorse e costringe l'Australia ad una gara forse un filo meno equilibrata ma comunque rognosa e complicata. I Pumas, autori di una Coppa del Mondo spaventosa e già capaci di far paura alla Nuova Zelanda campione in carica nella prima gara del Girone C, devono arrendersi alla forza difensiva degli avversari, che non concedono nemmeno una meta e sfruttano le sbavature dei sudamericani per andare a segno con Simmons e Ashley-Cooper (3). L'Argentina resta in gara con un buon possesso territoriale e con i calci di Sanchez, ma sbatte a lungo contro il muro degli Wallabies e alla fine cede. Per la prima volta nella storia del rugby, dunque, la finale dei Mondiali sarà Nuova Zelanda-Australia. Entrambe vantano due vittorie iridate a testa: chi vince sale a tre titoli e stacca l'avversaria e il Sudafrica. L'Argentina, che a Twickenham poteva contare anche sul tifo di Diego Armando Maradona, se la vedrà invece con gli Springboks nella finale di consolazione, in programma venerdì alle 21 all'Olimpico di Londra.