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Con Metal: Hellsinger tenere il ritmo agli inferi è vitale

Abbiamo provato il pluripremiato sparatutto ritmico in prima persona a base di heavy metal: una recensione a tutto volume

di Alberto Gasparri
10 Ott 2022 - 09:55
 © ufficio-stampa

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Quale potrebbe essere il genere musicale perfetto per fare da sottofondo a uno sparatutto in prima persona ambientato tra mostri, fiamme e location infernali? Che domanda: heavy metal naturalmente! Dalla combinazione di entrambi questi elementi nasce Metal: Hellsinger, l'FPS ritmico in salsa hm di Funcom e The Outsiders, vincitore dei premi Most Wanted PC Game e Best Action Game della Gamescom, disponibile ora su PC, PlayStation 5 e Xbox X|S.

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In Metal: Hellsinger, il Giudice Rosso, sovrano degli Inferi, ha rubato la voce dell'Ignota, che a quanto pare non ha alcuna intenzione di sottomettersi. Così, vi avventurerete in un viaggio demoniaco attraverso gli otto Inferni, con i personaggi doppiati dai pluripremiati attori Troy Baker e Jennifer Hale. Colpi, schivate e finisher, qui tutto va a ritmo di metal e tenere il tempo è fondamentale per aumentare i danni e il moltiplicatore di furia. Più questa aumenta, più la musica diventa intensa e al suo apice, le voci ruggiscono in puro stile metal.

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Ma mai come in questo caso, la colonna sonora riveste un ruolo fondamentale e qui quella composta dal duo Twe Feathers è eseguita da artisti leggendari della scena metal internazionale come Serj Tankian (System of a Down), Matt Heafy (Trivium), Alissa White-Gluz (Arch Enemy), Randy Blythe (Lamb of God), Mikael Stanne (Dark Tranquility), Dennis Lyxzén (Refused e INVSN), James Dorton (Black Crown Initiate), Tatiana Shmayluk (Jinjer) e Björn Strid (Soilwork). Insomma, se cercavate qualcosa fuori dal comune per scatenare un intero arsenale di armi pronte a flagellare demoni a ritmo, lo avete trovato. Sia che vi cimentiate nella campagna, sia che vogliate scalare le classifiche nella modalità Torment, sempre ascoltando la colonna sonora originale integrale.

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Entrando nel dettaglio della nostra recensione, come detto Metal: Hellsinger è uno sparatutto fps con meccaniche da rythm game che lo rendono unico, o quasi, nel suo genere. Un gioco duro e puro, con poco spazio all'esplorazione, ma pieno di "arene" naturali zeppe di mostruosità infernali da eliminare in toto per sbloccare passaggi da una zona all'altra del percorso. Chiaramente, il cuore del gameplay che lo rende diverso dagli altri fps è proprio l'elemento ritmico, perché qui non bisogna solo sparare/colpire a casaccio, ma bisogna andare a tempo dei brani in sottofondo (ma nemmeno tanto in sottofondo...).

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Per farlo dovrete tenere d'occhio, oltre ai nemici, un mirino che comprende delle frecce al centro, che andranno seguite a ritmo del pezzo per aumentare il danno facendo fuoco o colpendo nel momento giusto. Più sale il ritmo, più si aumenta la "furia" e con essa il punteggio e il danno inflitto, ma soprattutto intensificherete la musica fino a far emergere la parte vocale della canzone. E se si viene colpiti? Dovrete raccogliere dei cristalli per recuperare energia oppure mettere a segno dei finisher sui nemici con lo stick destro. Sempre a ritmo di musica.

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Detto così potrebbe sembrare complicato, ma una volta presa la mano, pardon, il ritmo, sarà difficile staccarsi dal joypad. Di certo il livello di difficoltà non è proprio da novellino, soprattutto perché il numero dei demoni grandi e piccoli è elevato, come pure la loro ferocia. Servono velocità e precisione per non essere fatti a pezzi alla svelta. Elementi, questi, che mettono in secondo piano un level design non proprio eccelso, anche se comunque d'impatto e senza alcun problema di fluidità o definizione. In totale ci sono otto livelli, non molto dissimili graficamente tra di loro a dire il vero, da superare con tanto di boss finali (anche loro abbastanza prevedibili). Non una campagna particolarmente profonda anche se i Torment (arene extra con regole sempre diverse) allungano un po' la longevità complessiva.

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Magari l'arsenale, pur se completo, poteva essere un po' più vasto o perlomeno ampliabile, mentre dovrete "accontentarvi" di una spada, un teschio che spara proiettili, un fucile a pompa, un doppio revolver, una balestra a proiettili e delle lame da lancio. Manca, però, una qualsivoglia modalità multiplayer, che avrebbe potuto accrescere divertimento e longevità. Il vero punto di forza, tuttavia, è la colonna sonora degna di un grande album heavy metal, elemento portante di un titolo davvero interessante e coinvolgente ben oltre le aspettative.

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