La saltatrice azzurra, ferma per un problema fisico, tra i pretendenti al prestigioso ruolo della Federazione mondiale
© Fidal/Colombo
Tra le tante assenze importanti di atleti azzurri ai prossimi mondiali di Eugene in Oregon, che inizieranno il prossimo 15 luglio, va rilevata certamente anche quella della specialista del salto in alto, Alessia Trost, che sta vivendo una stagione particolarmente sfortunata in quanto totalmente frenata da un edema osseo ischio crurale, che le impedisce di fatto di gareggiare in quanto le fa particolarmente male quando dovrebbe staccare per il salto e, infatti, nell’unica gara che l’atleta ha provato a fare quest’anno, a Grosseto il 22 maggio, non è riuscita ad andare oltre l’1.70 in quanto condizionata dal dolore.
Un vero peccato per un’atleta dal talento cristallino, esplosa agonisticamente sin da giovanissima con il picco della carriera avuto nel 2013 quando il 28 gennaio, a Třinec nella Repubblica Ceca, valicò l’asticella a 2 metri che è la soglia di eccellenza per qualsiasi saltatrice in alto, ma con alle spalle anche, a soli 19 anni, due titoli mondiali di cui uno allieve e uno juniores, oltre a tanti titoli italiani e affermazioni nelle più svariate manifestazioni giovanili.