Per l'azzurra Vallortigara una grande stagione culminata con il bronzo iridato
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Tra le otto discipline dei salti, quattro in elevazione ed altrettanti in estensione di entrambi i sessi, sarebbe scontato raccontare subito della ennesima straordinaria stagione dell’icona assoluta dell’atletica mondiale, il saltatore con l’asta Armand Duplantis capace, a neanche 23 anni che ha poi compiuto il 10 novembre scorso, di vincere i quattro fondamentali appuntamenti dell’anno, due titoli iridati, uno europeo oltre al Trofeo della Diamond League, ma anche di superare ancora una volta i suoi primati mondiali sia al coperto che all’aperto, per non parlare del fatto che sia stato ovviamente nominato atleta dell’anno da World Athletics.
Ci sembra però doveroso iniziare dalla specialità, quella del salto in alto, che ha regalato ai colori azzurri le maggiori soddisfazioni a cominciare da quello femminile dove Elena Vallortigara ha ottenuto il risultato più prestigioso della sua carriera con la medaglia di bronzo mondiale conquistata a Eugene, grazie a un eccellente salto di 2 metri che l’ha anche fatta essere l’unica atleta italiana in grado di conquistare un podio in pista, perché l’altro è stata la medaglia d’oro di Massimo Stano nella 35 km di marcia in strada.
La giovane ucraina Yaroslava Mahuchikh era particolarmente determinata a saltare in alto per il suo Paese che sta vivendo momenti drammatici e ci è riuscita, ottenendo la miglior misura stagionale mondiale di 2.05 m, vincendo l’oro ai campionati mondiali indoor, ai campionati europei, conquistando il trofeo della Diamond League, ma anche l’argento ai campionati mondiali in Oregon, per cui va certamente annoverata come l’atleta di maggior spicco dell’anno.