Gli 82 anni di Livio Berruti

Il compleanno della medaglia d'oro di Roma 1960 nei 200 metri

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Per lo sport italiano il 19 maggio è uno dei giorni chiusi a mandata doppia nella storia, nella gloria, nella gioia che scorre come un torrente di primavera e non si esaurisce mai.

E’ quello della nascita di Livio Berruti che, domani, taglierà il traguardo degli 82 anni e crediamo lo festeggerà ancora una volta in maniera molto discreta, per la situazione pandemica ancora in atto, non certo come quando, quasi 24 mesi fa, vi fu una grande festa all’Isef di Torino per la celebrazione del suo ottantesimo compleanno.

Il riso di Berruti è sempre stato lieve, spande consistenza aerea, volatile, invita al viaggio nel tempo perduto e ritrovato (anche Proust era lieve), allo sbarco sulla spiaggia del 3 settembre 1960, il B-Day, quello delle due ore che cambiarono lo sport italiano.

Tutta Roma 1960 fu così: i Giochi degli uomini e delle donne magnificamente umani, senza muscoloni sospetti, senza documenti falsi (le ginnaste erano ragazze, donne, non bambine da circo), senza uno sport che prendeva alla gola, strozzava, stressava, senza le convenienze bottegaie che oggi sono tutto.

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