"Dopo il successo straordinario della Ryder Cup avrei potuto lasciare in trionfo la Federazione Italiana Golf. Non l'ho fatto. Perché dopo aver seminato per anni, adesso voglio contribuire, con l'aiuto di tutti, a rendere questo sport sempre più popolare. Il consenso generale e la grande stima che, ogni giorno, sempre di più avverto, mi hanno portato a questa scelta di cui vado orgoglioso". Franco Chimenti, 85 anni, dal 2002 alla guida della Federgolf, è pronto a 'imbarcarsi' verso il settimo mandato consecutivo. In vista delle elezioni per la presidenza Fig del 16 settembre prossimo, che vede in lizza come candidato anche Ivan Rota, Chimenti racconta ad askanews i suoi progetti, i suoi obiettivi e le sue speranze per i prossimi quattro anni. "Nella mia squadra ci sarà spazio per chiunque vorrà portare idee e benefici al golf italiano. Ho sempre ascoltato tutti e all'io ho sempre preferito il noi. Parto dal presupposto che senza i Circoli non esisterebbe il golf in Italia. Il loro lavoro e il sostegno sono fondamentali. Una delle mie priorità di governo, che mi sono imposto dal lontano 2002, e come sempre dimostrato nella mia attività di Presidente, è quella riguardante la tutela dei maestri. La crescita e l'affermazione del golf passa anche dal dialogo e dalla collaborazione. La PGAI è una eccellenza che va difesa e tutelata, una risorsa che va valorizzata. La figura del professionista non solo è importantissima, ma rappresenta l'elemento trainante per tutti i giocatori e il trait d'union tra chi vuole cominciare a praticare e il Circolo ospitante'", spiega Chimenti. Quali sono i principali punti del suo programma per i prossimi quattro anni? "Il golf in Italia negli ultimi anni si è trasformato in una grande risorsa per il Paese. Grazie alla Ryder Cup due terzi degli spettatori che hanno assistito all'evento oggi vogliono tornare in Italia a giocare e a conoscere quelle meravigliose realtà che sono i Circoli italiani. Il connubio golf e turismo non solo si è dimostrato strategico, ma vincente. Proporremo un protocollo di intesa al ministero del Turismo e all'Enit in chiave di 'sviluppo turistico' dei Circoli italiani con piani di azione programmatici ma allo stesso tempo ben definiti. Insisteremo sempre di più sui giovani e nel progetto 'Golf a Scuola', in collaborazione con il ministero dell'Istruzione e del Merito, il ministro per lo Sport e i Giovani e l'Istituto per il Credito Sportivo e Culturale, che sta portando ottimi risultati tra i bambini delle scuole primarie. Proveremo a svilupparlo, innovarlo, estendendolo in primis alle scuole secondarie di primo grado. Vogliamo proporre un divertimento formato famiglia, cercando di far capire a tutti quanto il golf ha da offrire e quanto il golf sia davvero per tutti, sfruttando anche le località turistiche nei momenti di maggiore affluenza. Arriveremo poi nelle università". (segue) Adx 101255 set 24 PN_20240910_000000244 ext-mediaset-news/press-agencies/telpress/aska/2024-09-10_0244.xml Data ultimo aggiornamento: 10/09/2024 12:56:06 Data di creazione: 10/09/2024 12:56:06 Data di ricezione: 10/09/2024 12:56:07