ITALBASKET

Tokyo 2020, Gallinari: “Inginocchiarsi? Non credo si possa”

La stella dell’Italbasket alla vigilia della partenza per il Giappone: “Sempre convinto di andare a Tokyo, ora viviamo sogno”

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"Vi inginocchierete anche voi del basket? Ci è stato detto, credo, che non sarà possibile fare alcuna dimostrazione eclatante su temi come il razzismo, la religione e la politica. Questo ci hanno detto, quindi credo che nessuno potrà farlo". Danilo Gallinari è pronto a vivere la sua avventura olimpica dopo aver salutato momentaneamente il cielo stellato della Nba: "Il nostro - dice il Gallo nel giorno della presentazione delle nazionali di basket che andranno a Tokyo - è un girone molto difficile, della forza dell'Australia si sapeva. Anche la Nigeria è una squadra tosta e la Germania ha fatto molto bene, quindi è un girone difficilissimo. Però, come dice sempre l'allenatore, loro hanno le loro qualità ma noi abbiamo le nostre e cercheremo di farle valere".

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"Sono sempre stato convinto di andare a Tokyo – ha aggiunto l'ala milanese reduce da ottimi playoff NBA con gli Atlanta Hawks - serviva positività e ottimismo nella preparazione della partita contro la Serbia. Poi i ragazzi hanno fatto qualcosa di straordinario e ora siamo pronti per Tokyo e per vivere questo sogno. Io ci ho sempre ceduto, aldilà del messaggio che ha svelato il presidente Petrucci ho sempre parlato con i ragazzi e soprattutto con Niccolò Melli. Abbiamo parlato tanto di questo, anche con le persone dello staff".

Tornare a giocare senza pubblico? "Mi sembrerà di essere tornato a giocare nella bolla delle finali NBA l'anno scorso. Sarà diverso, è chiaro che preferiamo giocare di fronte a tanti spettatori. Dovremo essere pronti mentalmente". A proposito di NBA, Gallinari ha detto la sua sulle Finals in corso: "Ho giocato con Chris Paul e penso che si meriti questo momento e questo titolo. Poi fa parte dello staff uno dei miei più cari amici come Riccardo a Fois, perciò faccio il tifo per loro. Serie alla settima? Finora il fattore campo ha pesato molto, perciò probabilmente sì. La serie è molto equilibrata".

SACCHETTI: “GRUPPO SPECIALE”
"Sono passati tanti anni ma so quanto sarà bello passeggiare per il villaggio olimpico e incrociare i campioni di altre discipline. Ho sempre detto che senza giocatori buoni un allenatore non vince, ecco penso che i miei sono buoni giocatori che a Belgrado si sono riscoperti più forti di quanto loro stessi credessero". Lo ha detto Meo Sacchetti, coach della Nazionale, in vista di quella che sarà la sua terza Olimpiade. Da giocatore ha già vissuto Mosca '80 (medaglia d'Argento) e Los Angeles '84. "Questo gruppo è speciale anche per quanto sta bene insieme, in ogni momento della giornata", ha aggiunto.

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