Atletica, niente Rio per Chatbi

Il mezzofondista ha saltato il terzo controllo antidoping nell'ultimo anno

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La spedizione azzurra a Rio 2016 perde un pezzo ancora prima di cominciare. Il Coni, d'intesa con la Federazione Italiana di Atletica Leggera, ha escluso dai Giochi Olimpici di Rio il mezzofondista Jamel Chatbi (3 mila siepi), il quale ha comunicato alla società di appartenenza, la Riccardi Milano, di aver saltato il terzo controllo antidoping nell'ultimo anno. La pattuglia italiana alle Olimpiadi passa così da 309 partecipanti a 308.

Campione italiano in carica dei 3mila siepi, Chatbi deve dire addio al sogno olimpico prima ancora di cominciare. E pensare che solo cinque giorni fa sul suo profilo Twitter, il 32enne mezzafondista che da 20 anni vive in Italia, aveva pubblicato il documento che attestava il quinto controllo antidoping subito in soli 40 giorni.

Chatbi ha già avuto in passato problemi con il doping, quando ancora vestiva la casacca del suo paese natale, il Marocco. Qualificatosi per la finale dei 3000 siepi ai Mondiali del 2009 di Berlino, non prese il via perché trovato positivo all'antidoping: dalle provette erano emerse tracce di clenbuterolo, un anabolizzante. Squalificato per tre anni è rientrato in attività nel 2012 e dal 2013 difende i colori azzurri. L'anno scorso ha conquistato il terzo posto alla maratona di Roma.