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I GIOCHI AL VIA

Pechino 2022: l'Italia si affida alle donne e all'onda lunga del 2021, anno magico dello sport azzurro

La spedizione italiana punta a migliorare le 10 medaglie ottenute 4 anni fa a PyeongChang: le speranze di podio sono affidate soprattutto alle squadre femminili

02 Feb 2022 - 12:20
 © ansa

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Nel giorno in cui prendono ufficialmente il via le Olimpiadi di Pechino 2022, facciamo il punto sulla spedizione azzurra. L'Italia ha l'obiettivo dichiarato di fare meglio rispetto ai Giochi coreani di PyeongChang di quattro anni fa che portarono 10 medaglie, di cui 2 d'oro. Il team italiano a Pechino 2022, infatti, ha le carte in regola per ripetere, e provare a superare, quei risultati. 

Il 2021 è stato un anno indimenticabile per lo sport azzurro, dal trionfo a Wembley della Nazionale di Mancini fino alle imprese dei Giochi di Tokyo, passando per la finale di Wimbledon raggiunta da Matteo Berrettini e le vittorie dell'Italvolley agli Europei. L'auspicio è che l'onda di successi e di entusiasmo generale dell'anno passato travolga nel primo grande appuntamento sportivo del 2022 anche i 118 atleti (46 ragazze, 72 ragazzi) impegnati in Cina.

Mai come questa volta l'Italia degli sport invernali si aggrappa alle proprie donne per far risuonare l'inno di Mameli in estremo Oriente, a partire dalla portabandiera alla cerimonia d'apertura, Michela Moioli, già oro a PyeongChang e a caccia della conferma olimpica. La regina della tavola sogna in grande nella gara individuale di snowboardcross e in quella mista a squadre, una delle novità nel programma olimpico. Dallo snowboard allo short track, altra possibile fonte di medaglie per una dominatrice della specialità, dove Arianna Fontana (alla sua quinta Olimpiade) resta una garanzia e ambisce a ritoccare ancora i propri record.

Restando agli sport sul ghiaccio, vanta legittime ambizioni di podio anche in Francesca Lollobrigida, nella mass start ma non solo, come testimoniano i bronzi europei nei 1.500 e nei 3.000. Anche nel triathlon l'Italia punta al bersaglio grosso: per Dorothea Wierer un trionfo a cinque cerchi sarebbe la ciliegina sulla torta su una carriera ricca di gioie e soddisfazioni. Dopo un inizio di stagione in sordina, la Wierer si presenta all'appuntamento cinese forte del successo nella mass start di Coppa del Mondo della 'sua' Anterselva.

E' lo sci alpino, dalle montagne a dire il vero non troppo innevate di Yanqing, a cui guarda con maggiore aspettative la pattuglia azzurra per fare bottino di medaglie. Merito dei risultati della Valanga Rosa, che finora in Coppa del Mondo ha raccolto complessivamente dieci successi tra Sofia Goggia (6), Federica Brignone (3) ed Elena Curtoni. La valdostana, trionfatrice nel superG a Garmisch, guida lo squadrone dell'Italsci - che comprende anche Marta Bassino e le sorelle Delago - nell'attesa di conoscere il destino della bergamasca, caduta rovinosamente nel supergigante (dove le azzurre hanno fatto man bassa aggiudicandosi sei prove su sette) di Cortina. Sofia Goggia, campionessa olimpica di Pyeongchang in discesa libera, ha iniziato la sua corsa contro il tempo per difendere il titolo conquistato quattro anni fa nella gara in programma il 15 febbraio. Le prime indicazioni sul recupero dalla distorsione al ginocchio e piccola frattura del perone sono positive ma sulle sue reali condizioni fin quando non si presenterà al cancelletto di partenza resta un grosso punto interrogativo.

La squadra azzurra dello sci alpino può fare affidamento anche su una serie di alfieri che non partono in primissima fila ma possono comunque stupire. Da Dominik Paris, l'uomo jet a cui si affida ancora una volta il team maschile, fino a Giuliano Razzoli e Alex Vinatzer, che nello slalom possono ambire al podio qualora indovinassero due manche giuste. Senza dimenticare Luca De Aliprandini, al rientro dopo la caduta nel gigante di Adelboden a inizio gennaio. Le speranze nel fondo sono affidate ancora una volta a Federico Pellegrino, nello snowboard l'eterno Roland Fischnaller cerca una soddisfazione olimpica, in una squadra in cui anche Lorenzo Sommariva e Omar Visintin possono far bene.

Dal "Nido d'uccello" al "cubo di ghiaccio": tutte le sedi delle gare

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