IL CT DEL MAROCCO

Regragui: "Affrontiamo i migliori, non mi interessa il possesso palla"

L'artefice del miracolo del Paese nordafricano ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match con la Francia

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E' l'uomo del momento. Walid Regragui, nato in Francia da genitori marocchini, si ritrova ad affrontare la nazione che gli ha dato i natali alla guida della vera sorpresa di Qatar 2022. Il Marocco cerca l'impresa della vita contro i campioni del mondo in carica, e il ct dei nordafricani è ben consapevole delle difficoltà del match: "È un onore affrontare la Francia, ma sono qui come allenatore del mio Paese, il resto non è importante. Quello che conta per me è che affronteremo i migliori del mondo".

"Giocheremo contro i campioni del mondo in carica, con grandi giocatori e il miglior commissario tecnico del mondo. Crediamo di poter passare il turno e, perché no, nella vittoria della Coppa del Mondo", ha aggiunto Regragui che ha poi parlato della sua filosofia calcistica: "Non voglio il possesso palla al 70% per tirare due volte in porta. Siamo qui per vincere, non per fare possesso. Bisogna parlare di tiki taka, quando hai giocatori che possono. So che gli europei criticano il nostro gioco. Dobbiamo vincere per l'Africa, per i Paesi che si stanno evolvendo. Non esiste un solo stile di gioco. Guarda la Francia contro l'Inghilterra, meno possesso ma hanno vinto. Sono i migliori. La Francia nel 2018 mi ha fatto sognare. Deschamps è il migliore al mondo. Spero che domani la Francia non ci rispetti. Se lo faranno sarà più complicato".

La partita con la Francia non è soltanto un incontro di calcio, anche se importantissimo. Regragui lo sa: "Non siamo arrivati ​​qui per caso, ma non possiamo accontentarci. Siamo fiduciosi e abbiamo avuto il percorso più difficile. Lotteremo per andare avanti, per i paesi africani, per il mondo arabo. Il nostro Paese rispetta tutte le culture, siamo accoglienti e a volte non chiediamo nulla in cambio. Abbiamo la miglior tifoseria del mondo, assieme con argentini e brasiliani. Giocheremo come se fossimo in casa ma è una partita di calcio, è e deve essere una festa, qualunque cosa accada. Che vinca la Francia o vinca il Marocco, festeggeremo insieme agli Champs-Élyse'es, viviamo insieme. Per tutti i cittadini con doppia nazionalità, sarà un momento emozionante. Non sono d'accordo con gli sfoghi avvenuti dopo la nostra vittoria contro il Belgio. Io sono contento per l'altra squadra che andrà in finale. Se passano i francesi, noi saremo dietro di loro, e viceversa, è solo calcio", ha aggiunto.

 

 

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