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Chelsea-Psg, le pagelle: fenomeno Palmer ma il genio è Maresca, tra i parigini si salva solo Hakimi

di Enzo Palladini
14 Lug 2025 - 00:31

CHELSEA 

Sanchez 7,5 - Veniva ritenuto - chissà perché - un portiere "non adeguato" al livello di questo Chelsea. Invece il suo bagaglio tecnico pesa nell'economia della partita quanto la sua presenza fisica, all'interno della sua area e a volte anche all'esterno. 

Malo Gusto 8 - Un tizio che bada al sodo. Non pensa alla bellezza dei suoi gesti ma all'efficacia delle sue azioni. Marca Kvaratskhelia con attenzione e quando si sgancia si fa sentire come in occasione del gol di Palmer per l'1-0. Cresce di minuto in minuto, si trova praticamente in ogni punto del campo, sembra quasi che Malo sia un giocatore e Gusto un altro. 

Chalobah 7 - Accostato più volte a squadre italiane, come se fosse considerato uno scarto del Chelsea, gioca una finale di Mondiale con la sicurezza e la personalità di chi sa come si sta in campo in certe occasioni

Colwill 7 - Quando un difensore mancino come lui azzecca un lancio di destro che diventa un assist (per il 2-0 di Palmer) vuol dire che la serata sta prendendo la piega giusta, soprattutto se a questo gioiello fanno seguito interventi difensivi ben pensati e ben eseguiti. 

Cucurella 6,5 - Per non sbagliare, tira delle randellate. Se prende il pallone bene, se prende l'avversario pazienza. L'importante è che dalla sua parte non passi nessuno, in particolare quel diavoletto di Douè. 

James 7 - Non si diventa capitano del Chelsea a caso. Non è titolare fisso di questa squadra, ma dimostra di meritarsi i gradi giocando una finale inappuntabile dal punto di vista tattico. (Dal 32' st Dewsbury-Hall sv.) 

Caicedo 8 - A volte ci si chiede perché certi giocatori costino cifre tanto elevate. L'ecuadoregno dà una risposta precisa e perentoria: costano tanto perché in campo danno l'anima e interpretano ogni situazione nella maniera giusta. 

Palmer 9 - Il suo è un "one man show". La chiave che indirizza la partita verso il colore blu della sua squadra. Un po' attaccante esterno, un po' centrocampista, quando si inserisce si infila nel posto giusto, come quando va a segnare il gol del vantaggio per i suoi. Poi addirittura fa tutto da solo per il 2-0, con un'azione da fenomeno. Altrettanto fenomenale è l'assist per il 3-0 di Joao Pedro. 

Enzo Fernandez 7 - Le sua giocate di qualità sulla trequarti fin dai primi minuti mettono in una certa difficoltà i francesi. Ha la testa del grande calciatore, deve solo migliorare nella continuità all'interno di una partita ma così diventerebbe perfetto. (Dal 16' st Andrey Santos 6 - Il suo contributo di quantità in mezz'ora si fa sentire, un po' in tutti i settori del campo)

Pedro Neto 6 - Era stato la rivelazione delle prime partite, mentre in questa finale resta un po' al di sotto del suo livello, pur essendo sempre presente e focaliìzzato sul gioco della sua squadra. (Dal 32' st Nkunku sv.) 

Joao Pedro 7 - Non è una prima punta con tutti i crismi, fa un po' di fatica quando c'è troppa distanza tra lui e il resto della squadra, ma con il fisico e con il mestiere riesce comunque a dare il suo contributo durante la prima mezz'ora di gioco. Poi, appena gli mettono una palla di quelle che invitano all'eroismo, segna il 3-0 con un tocco sotto incantevole. Da lì diventa una furia anche nella fase difensiva. (Dal 22' st Delap 6,5 - Il primo pallone toccato è un'azione personale che potrebbe portare al 4-0. Vuole dimostrare che anche lui può avere spazio in questa squadra e ci riesce. Poi si mangia un gol ma solo grazie a un miracolo di Donnarumma) 

Allenatore Maresca 8 - Abbiamo scoperto un genio. Pochi avrebbero scommesso sulla vittoria del Chelsea, nessuno avrebbe forse giocato un euro su un parziale di 3-0 a favore degli inglesi già nel primo tempo. 

PARIS SAINT-GERMAIN 

Donnarumma 6 - Pensava di poter raccontare ai nipotini di un mese passato praticamente in vacanza negli Stati Uniti. Invece in meno di un tempo si ritrova con tre palloni in fondo al sacco e con la faccia dei giorni peggiori. Non ha colpe evidenti ma nemmeno reazioni positivamente rabbiose. Alla fine però con due belle parate limita il passivo. 

Hakimi 6,5 - Il meno impacciato della sua squadra, uno dei pochi capaci di ribellarsi alla partenza furiosa degli inglesi, ma trova poca collaborazione tra i compagni di squadra. Luis Enrique lo toglie a venti minuti dalla fine, chissà perché. (Dal 27' st Zaire-Emery sv)  

Marquinhos 5,5 - Non strappa i soliti "ooohhh" di ammirazione con i suoi interventi (abitualmente impeccabili), soffre sicuramente le incertezze del vicino di reparto, ma non è sicuramente quello che conosciamo. 

Beraldo 4,5 - Incerto fin dalle prime giocate, impreciso fin dai primi appoggi, fa decisamente rimpiangere l'assenza di Pacho che nelle prima partite aveva concesso pochissimo alle punte avversarie. 

Nuno Mendes 4,5 - Perso nel diluvio, tra le volate di Malo Gusto e il sinistro sopraffino di Palmer. Sbattuto come un fuscello, senza mai trovare le misure dell'uno nè dell'altro. 

Joao Neves 4 - Mancano gli automatismi che normalmente lo fanno sembrare un tutt'uno con Vitinha. Disorientato nei movimenti, oscurato dalla presenza fisica degli avversari. Folle il gesto che lo porta all'espulsione. 

Vitinha 4,5 - Ci aveva abituati a essere signore e padrone del centrocampo, proprietario di vari ettari. Di fronte a un Chelsea indemoniato, non ne azzecca una per i tempi di gioco e per le scelte, tutte sbagliate. 

Fabian Ruiz 5 - Quando la partita è ancora sullo 0-0, una sua iniziativa illude i francesi che la partita possa essere equilibrata, ma il suo assist è una predica nel deserto. Poi si abbassa al livello degli altri dieci, forse anche sotto (Dal 27' st Mayulu sv) 

Douè 5 - Nelle sue serate positive, o anche solo "normali", il pallone ricevuto al 16' del primo tempo da Fabian Ruiz sarebbe diventato un gol e avrebbe indirizzato la gara su un binario diverso. La sua conclusione banale è un peccato originale che qualche spunto nella ripresa non cancella (Dal 27' st Gonçalo Ramos 5 - Una manciata di minuti e pochissima utilità per la squadra. Anzi, evita anche un gol dlela sua squadra quasi fosse un difensore avversario). 

Dembelè 4,5 - Assente ingiustificato per tutto il primo tempo, batte il primo colpo all'inizio della ripresa su un rimpallo fortunoso, trovando però Sanchez prontissimo, Una serata poco produttiva per la candidatura al Pallone d'Oro.

Kvaratskhelia 5 - Prova ad accendersi poche volte. Troppo poche con uno come lui che sarebbe anche sempre pronto all'uno contro tutti. Forse non è il peggiore, ma Luis Enrique preferisce comunque togliere lui (Dal 13' st Barcola 5 - La sua solita recita che dura una manciata di minuti, ma entrare in vantaggio è decisamente più semplice mentre sullo 0-3 si fa fatica) 

Allenatore Luis Enrique 5 - Abituati a spargere incenso al suo passaggio, risulta difficile dargli un voto basso pensando alle vittorie del suo recente passato, però stavolta non ci ha capito molto. 

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